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domenica 27 ottobre 2013

L'impegno sociale per salvare la città

Livorno è città dal grande potenziale,
                        ma che purtroppo non viene valorizzata.


Ormai son pochi i livornesi che non hanno sentito e ripetuto questa tiritera,
Curva quasi completata
ancor meno quelli che non si trovano completamente d'accordo con tale affermazione.
Solitamente, quando durante una qualsiasi conversazione viene sfoggiata con sicurezza questa verità, c'è sempre qualcuno che se ne domanda il motivo e si chiede di chi sia la colpa.
Ed è allora che la sicurezza della prima affermazione, lascia spazio al dubbio e a balbettanti risposte. Forse l' amministrazione? Il fatto che i livornesi siano ignoranti ? La crisi? O ancora, gli interessi di pochi imprenditori? O magari la Seconda Guerra mondiale da cui non ci siamo ancora ripresi?...


Immagino che tanta incertezza venga dal fatto che probabilmente tutti ci sentiamo colpevoli dello stato in cui si trova Livorno, e pur sapendo esserci colpevoli fra i politici e gli amministratori di questa città, anche noi non siamo esenti da colpe, anzi.

In effetti è difficile pensare che tutti i problemi di Livorno siano dati dall'Amministrazione Comunale, ma se è vero che spesso il livornese si dimostra disinteressato e poco sensibile al futuro della città, quando questo prova ad impegnarsi, c'è sempre qualche ostacolo  che spegne subito la sua passione.
Il punto è che, per quanti siano gli ostacoli, uno non deve smettere di attivarsi per la propria città e per il proprio futuro.
Fortunatamente non c'è sempre chi demorde e allora oggi volevo portarvi all'attenzione due esempi felici di impegno sociale da parte di alcuni cittadini.

Il primo, recentissimo, ha colpito positivamente gran parte della città: parlo ovviamente dei ragazzi della Curva Nord, che hanno ridipinto la Curva dello Stadio Armando Picchi.

La curva all'inizio dell'intervento
Questo intervento sarebbe spettato alla società del Livorno Calcio o tuttalpiù all'amministrazione comunale, invece hanno ripitturato una parte dello stadio ormai in degrado assoluto, non solo abbellendo tutta la struttura nell'insieme, ma colorando anche un quartiere, già abbastanza ingrigito da tornelli e recinzioni metalliche.

Hanno fatto una colletta dentro lo stadio, per trovare i fondi per riverniciare e stuccare la curva, ed una volta raggiunta la cifra necessaria, hanno risistemato tutti insieme.

Non può che colpire positivamente questo impegno e atto di amore verso la città e ciò lascia la speranza che possa anche essere esempio per altre realtà non prettamente sportive.



L'altro caso che colpisce positivamente e che dimostra come l'impegno promosso dal basso possa far meglio di quello delle amministrazioni o dei privati, è quello dell' Ex Mutua Occupata, l'edifico occupato e trasformato in centro sociale, con tanto di Centro per il Riuso e Riciclo e Ostello. Cosa che risolve un problema cronico della città, cioè quello della mancanza di Ostelli della Gioventù, o comunque di sistemazioni che costino meno di 30 euro a notte.


Immagine di QuiLivorno
A tal proposito, volevo aprire una piccola parentesi sull'unico ostello che era presente a Livorno, ovvero quello di Villa Morrazzana, in una splendida villa molto distante dal centro e che era comunque decisamente poco valorizzato (ed oggi infatti è chiuso). Qui l'articolo.
Lo splendido edificio, potrebbe essere davvero una grande risorsa, magari come centro convegni, o potrebbe diventare un polo di studi artistici, fornendo laboratori e stanze a giovani artisti di tutta europa, che ripagherebbero la loro permanenza con opere che resterebbero alla città, cosa che viene fatta da anni in altre città nel mondo.

L'ostello gestito da giovani disoccupati e precari, offre stanza a prezzi contenutissimi e inoltre usa i profitti per organizzare una mensa ideata per i disoccupati.
Iniziativa che ha ben pochi precedenti e che dimostra come l'amore per la propria città e cittadini possa risolvere problemi importanti di Livorno.

Ora che vi ho fornito questi esempi, immaginate se l'impegno che hanno promosso questi ragazzi fosse imitato anche da un numero maggiore di persone, ed esteso ad altri beni e bisogni della città.                  
Potendo contare oltre che sulla manodopera, anche su progetti e competenze promosse gratuitamente per il bene della città da esperti dei vari campi, si riuscirebbe sicuramente a recuperare diversi edifici e a offrire beni e servizi di cui la città sente la necessità.

Ovviamente qualcuno potrebbe giustamente rispondere che è ingiusto doversi occupare di compiti che spetterebbero alle amministrazioni e che è altrettanto ingiusto non ricevere alcun compenso per il lavoro.
Pensiero lecito, ma dobbiamo ricordarci che siamo noi a dover vivere la città ogni giorno e siamo sempre noi che dobbiamo tutelare il luogo dove viviamo e il nostro futuro.


Riflettete gente
Ako









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1 commento:

  1. Concordo in pieno con voi, livorno ha bisogno dei giovani per risorgere

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