![]() |
Gazzetta di Livorno |
Livorno e il mare, una storia lunga secoli. La
città di Livorno deve tutto al suo mare e non conosco livornese che non abbia l’acqua
salata che gli scorra nelle vene e che provi un amore incondizionato verso la
vastità blu. Ma c’è una cosa che non capisco: l’amore non dovrebbe significare
anche rispetto e cura?
L’altro giorno ero a Calafuria, fortunatamente
non c’era molta gente e avendo l’imbarazzo della scelta cercai con attenzione
il posto migliore per appoggiare il mio asciugamano. Alla fine optai per una
bella conchetta comoda. Peccato fosse completamente invasa da mozziconi di
sigarette. E guardandomi intorno noto che non ho scelto per
caso il posacenere di Calafuria, ma tutti gli scogli erano ridotti in quello
stato. Un vero letamaio. E mi piacerebbe dare la colpa ai turisti irrispettosi,
ma sappiamo tutti che le bellissime cale del Romito sono frequentate
principalmente da livornesi. Ma perché allora sono ridotti in questo stato? Con
tutto l’amore ostentato a parole dovrebbero essere immacolate.
Se il rispetto e l’amore per il mare e i suoi
abitanti non sono sufficienti, bisognerebbe almeno provare dell’amor proprio, perché la sigaretta, la cartaccia, la lattina che lasciamo la ritroveremo
esattamente nello stesso punto il giorno dopo quando cercheremo un posto dove
sdraiarci.
![]() |
Campagna di Marevivo (Abruzzo) |
E non metto in dubbio che si potrebbe
prevedere un programma di pulizia più intenso (magari non basato principalmente su
volontari), ma non possiamo puntare il dito contro il Comune, le istituzioni, i
turisti ecc. la colpa è degli incivili che abbandonano la loro sporcizia, a cui bisognerebbe subito fargli notare quello che stanno facendo.
Oltre ciò si potrebbe pensare ad un programma
di educazione, partendo dalle scuole, dato che il buon senso a quanto pare non
è mai da dare per scontato. Non essendone a conoscenza, ho dato un’occhiata su
internet cercando dei programmi di educazione ambientale a
Livorno, e purtroppo non ne ho trovati (se voi ne siete a conoscenza
segnalateceli!), mentre ne ho trovati alcuni in Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo e in
Sardegna, in particolare uno molto interessante che univa l’educazione
ambientale con l’arte, facendo raccogliere ai bambini i rifiuti di plastica
sulle spiagge e facendoglieli trasformare in piccole opere d’arte.
Credo sia
fondamentale crescere piccoli cittadini rispettosi dell’ambiente e del mare,
magari anche i più grandi possono imparare qualcosa da loro. E i mozziconi, per favore, buttateli nei cestini.
Fede
Nessun commento:
Posta un commento