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mercoledì 22 agosto 2012

Museo Fattori , un incubo già vissuto !!!

Recentemente ho deciso di visitare il Museo Civico Fattori ubicato nella splendida villa Mimbelli , lo avevo già visto , ma ero molto piccolo , mentre le villa la conosco praticamente a memoria .
Il Museo da fuori , notare come la facciata stia perdendo intonaco.

Il prezzo del biglietto è la modica cifra di 4 euro , ed è soggetta anche a varie riduzioni .
Entrato mi ha subito stupito la magnificenza degli interni lussuosi e maestosi , le grandissime stanze , i soffitti curati e ornati di affreschi splendidi , stanze addirittura in stile arabesco , lampadari di cristallo e scale finemente curate .
Un edificio splendido di un'eleganza rara , che ospita al suo interno una vasta collezione di quadri . da Fattori , a Natali , Ghiglia , Corcos,Micheli e tantissimi altri della tradizione macchiaiola .




Sono ospitati su tre piani  e per la cifra esigua richiesta all'ingresso vale davvero la pena di visitare il museo ,anche solo per ammirare gli splendidi interni .
Una delle magnifiche stanze del Museo

Ma oltre ad avermi colpito positivamente la collezione ci sono altre cose che invece mi hanno indispettito e mi hanno fatto sorgere alcuni dubbi .
Per tutto il tour sono stato seguito da tre membri dello staff del museo , e quando ho tirato fuori la macchina fotografica, mi hanno spiegato che non era possibile farle e che mi seguivano proprio per quello e per il fatto che mancando allarmi e i vetri a molte opere loro dovevano controllarmi .
Bene , oltre a trovare molto antipatico il fatto di essere seguito strettamente , mi sono chiesto : Possibile che a proteggere quel capitale di quadri (c'è anche un quadro giovanile di Modì) ci sono solo tre persone (di cui due ragazze ) che sicuramente non hanno alcuna competenza in fatto di custodia e controllo , ovviamente disarmate ?
Possibile che non ci siano allarmi e vetri a difesa delle opere ?

Purtroppo ho notato anche altre  pecche nella gestione del museo , molti muri interni son scalcinati , alcuni lasciati vuoti , le indicazioni sono scarne e per la maggior parte in Italiano , le poche in Inglese spiegano brevemente la biografia degli artisti più importanti , manca qualsiasi indicazione in qualsiasi altra lingua , le indicazioni di percorso e per i bagni sono solamente in italiano , tutto questo va certamente a ledere l'immagine del museo .
Come del resto è controproducente la pessima illuminazione delle opere , che non permette di ammirarle come si deve , per non parlare dell'esterno della struttura ,ristrutturata poco tempo fa ed ora  la facciata presenta già intonaco che viene via copiosamente .
E ancora , perché la grossa terrazza del museo deve essere chiusa ? Potrebbe regalare splendidi panorami ai visitatori , così come i granai , che vengono aperti poche volte l'anno e che contengono anche qualche reperto di valore .
La terrazza chiusa ai visitatori

Se poi uno volesse fare il polemico , si soffermerebbe a parlare anche delle altre strutture chiuse e abbandonate nella villa , come l'ex teatro ,la cappella e il bar (mai entrato in funzione) .

Ora mi chiedo , ma davvero dobbiamo aspettare che il museo torni in condizioni disastrose prima di intervenire ? Intervenire prima che si aggravino le condizioni della struttura  diminuirà sicuramente  il costo degli interventi  , inoltre non è il caso di migliorare la gestione di un museo che a mio avviso così rischia di essere in continua perdita ?
Perché le strutture abbandonate non vengono affidate ad associazioni e organizzazioni che ne facciano richiesta e che ne curino la manutenzione ?Cosa si aspetta a trasformarle in laboratori per giovani artisti ?
I segni dell'usura del tempo .
Mi ricordo del museo quando versava in condizioni drastiche e spero tanto non torni più in quello stato , per questo spero che le istituzioni intervengano celermente .Non possiamo sempre aspettare che gli edifici versino in situazione di instabilità per intervenire , non possiamo far crollare o chiudere uno dei pochi musei che la città offre .

Non ci resta che essere fiduciosi  e aspettare ,
chi vivrà vedrà ......

akO



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4 commenti:

  1. Il museo riflette lo spirito di Livorno: pressappochismo, assenza totale di una politica che incentivi il turismo, menefreghismo dei livornesi verso la cultura in generale.
    " a noi ci vuole via ponci e salmastro, l'aria dei campi ci fa lo stesso effetto di un lavativo in corpo o di un impiastro". Così i nostri vecchi, così i nostri attuali concittadini. Non te la prendere, tanto non cambierà mai niente.
    Beppe ( di Montenero)

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  2. Io credo che invece si deva e si possa cambiare ,
    il cammino da fare è lungo ma se l'amministrazioni riuscissero a dare un segnale di cambiamento (secondo il mio modesto parere )anche i cittadini li seguirebbero .

    Ako

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  3. Ciao Ako. Ho letto con molto interesse il tuo post avendo anche io visitato il museo un paio di anni fa (sono una grandissima appassionata di Modigliani e non potevo farmi sfuggire l'occasione - che tanta occasione non è stata, ma mi sono mossa di proposito dal mio paese al confine con l'Austria) e ho notato le stesse identiche cose che descrivi tu nel post. Sono laureata in Arte contemporanea e credo di saperne un po' riguardo la riqualificazione e le norme di gestione di un museo. Villa Mimbelli è magnifica; interni superbi e locazione ancora più bella. All'interno dipinti di incommensurabile valore... ma... sta versando tutto in degrado e uscita dal museo, da una parte ero così emozionata dall'aver visto una delle prime produzioni di Modigliani, dall'altra mi è rimasto un amaro in bocca talmente forte da pensare che forse fra alcuni decenni quei quadri non ci saranno più o non saranno più visibili al pubblico.

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  4. Per questo è compito dei cittadini di prendersi carico di questi problemi . L'associazionismo è una via per far questo .
    Spero di risentirti presto

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