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domenica 30 dicembre 2012

Assicurateci un presente , vi regalerete un futuro !!!

Salve a tutti , dopo i buoni propositi espressi per Natale ,
siamo pronti al nuovo anno , ma per propiziare al meglio l'anno venturo , cercheremo di portare l'ultima riflessione dell'anno , sui giovani .


Di recente il Sole 24 ore ha pubblicato la consueta classifica dedicata alla qualità della vita, in cui, la provincia di Livorno è scesa di circa 16 posti, ovvero dal quattordicesimo al trentesimo, indice del tracollo che l'economia livornese ha affrontato nell'ultimo anno.



Ma ancor più inquietante è il dato sui giovani livornesi che non studiano né lavorano: sono oltre il 21%, invece sono poco meno del 6 % i cittadini laureati fra i 22 e 30 anni.
Statistiche oltre modo preoccupanti, se pensiamo che sono assai peggiori delle statistiche di tutte le altre province del centro Italia, paragonabili  solo  a quelle precarie del meridione.
Numeri che parlano da soli, ma che a mio personalissimo avviso sono emblematici di un problema che da sempre sosteniamo sulle pagine di questo blog,  Livorno non è un paese per giovani (storpiando il titolo del celebre film dei fratelli Coen " Non è un paese per vecchi").
E lo dimostra quando si  boicottano in tutti i modi i luoghi di svago e di ritrovo dei giovani, e sebbene trovi che sia importantissimo il diritto a distrarsi e svagarsi, mi spiace dire che forse questo è l'aspetto più frivolo dell' opprimente intolleranza che si manifesta contro i giovani.
E poi, non si tratta certo solo di intolleranza, ma anche di un'insensata noncuranza e una inspiegabile voglia di lucrare sulle spalle dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
Contratti precari, di brevissime durate, perlopiù "a chiamata" e con paghe orarie decisamente basse, ma ancor peggio della situazione contrattuale, è la maniera con cui si sottovaluta i giovani  non li si ritiene adeguati a lavori di responsabilità, né tanto meno si investe sulla loro formazione professionale. Il giovane non viene certo stimolato o messo alla prova, la meritocrazia diventa solo un miraggio lontano e allora, si aprono scenari ancora più inquietanti.
Scenari grigi e tristi che ci raccontano  di un mercato del lavoro saturo di over 50 e pochissime possibilità di carriera se non si ha "un santo in paradiso", un nome o una conoscenza da vantare sono indispensabili e che importa  se hanno preso per un ufficio turistico, uno che nemmeno parla inglese e che cortesia e disponibilità non sa nemmeno dove stanno di casa.
Ma chiedere comportamenti diversi e più corretti appare inutile,  se pensiamo che ormai il giovane non ha diritto nemmeno alla cortesia di una risposta al curriculum che esso stesso ha inviato.
No mercy, nessuna pietà, c'è quasi una sorta di sadica vendetta verso i giovani, accusati di essere fannulloni e troppo choosy .
Non sono i giovani livornesi ad essere ignoranti e svogliati, ma sono realisti, e sanno che difficilmente una laurea servirà a trovar un lavoro decente, se non potranno vantare qualche conoscenza.
Non un euro in cultura  né uno nel settore del turismo, né uno sulla ricerca. E sono troppi quelli già investiti per creare nuovi posti di lavoro. Tanto vale quindi cacciare Ikea e se si soffoca il porto non è importante, tanto ci entrano solo i figli dei portuali. Trw, cooplat e tante altre realtà ci hanno mostrato quando instabile e debole è la nostra economia.
Se si continua così, sarà troppo tardi per rammaricarsi se i giovani lasciano la città, se cercheranno fortuna altrove, quando non ci sarà un ciclico ricambio e si sarà spenta la voglia di far carriera, di provar a migliorarsi, di osare. Anche il mercato del mattone sarà ancor più stagnante: nessun giovane si comprerà casa, macchina e il tracollo del mercato livornese sarà completo.
Non oso continuare a fantasticare su questo scenario apocalittico, anche se ad esser pessimisti, si può razionalmente credere ad un forte aumento della criminalità, della sfiducia nelle istituzioni e nello stato.
Io credo che nessuno sano di mente vorrebbe assicurarsi un futuro del genere e allora non è ancora troppo tardi per invertir tendenza.
Basta credere nei giovani , investire su di loro, dar spazio alla cultura e alla meritocrazia e magari osare e scommettere su di essi.
Solo allora, potremmo vedere la classifica del Sole 24 ore, sulla qualità della vita, migliorare e non retrocedere ciclicamente.
Bisogna trovare il coraggio e dar spazio ai giovani.
Per assicurare un futuro a noi,a tutti e alla città.

Quindi per il 2013 , fatevi\ci un regalo , programmate il futuro

Buon 2013 , da Occhio Livorno.

Ako

P.s: Se siete a Livorno  , le soluzioni per il 31 , son diverse . Si parte con il concerto di Bobo Rondelli in Terrazza , per continuare la notte in qualche locale dove si balla .Dal Pacha all'ex Palalgida , alla serata offerta dal Teatrino The Cage , a quella del Cinema Aurora , Re Matto e King club.



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