OCCHIO AL CAMPIONATO! E' finito il mercato..parola al campo.

L'ATAHOTEL EXECUTIVE, sede del Calcio Mercato.

L'AtaHotel Executive di Milano, forse, tornerà da questa settimana ad essere un albergo come gli altri. Almeno fino a gennaio. Il mercato è finito: andate in pace. Niente più via vai, niente animate discussioni tra direttori e procuratori per avere un aumento o uno sconto, niente rincorse per depositare contratti firmati all'ultimo secondo. Le squadre sono fatte, e fino al famoso "mercato di riparazione", niente più si muoverà (a meno che non si prenda in considerazione gli svincolati...e non è da escludere). Calcio-mercato divertente e avvincente, assicurano i super esperti: certo di cambiamenti ce ne sono stati. Cavani, Lamela e Jovetic se ne sono andati verso lidi ben più dorati, anche se questa volta i "rimpiazzi" sono stati di primissima fascia: Tevez, Gomez, Higuain. E' addirittura tornato il figliol prodigo Kaka, mai dimenticato dai cuori rossoneri.


E il Livorno? Benino. I giocatori sono arrivati, eccome: addirittura 14 i volti nuovi. Alcuni sono giovani di valore, altri meno giovani ma comunque giocatori che in A possono stare; la grande incognita deriva dal fatto che in pochi ci hanno giocato nella massima serie e sappiamo tutti quanto conti l'esperienza del campo. Quindi tirati fuori Biagianti, Coda, Greco e un po' Emeghara, per gli altri sarà un gran lavoro ambientarsi e capire le dinamiche della serie A. Le cessioni sono state tutte indolore, tranne, a parer mio, una, per altro arrivata nell'ultima mezzora disponibile. Federico Dionisi è andato in prestito all'Olhanense, squadra portoghese, dove già era approdato l'ex amaranto Bigazzi. Il presidente Spinelli ha dichiarato che "il ragazzo meritava di giocare e qui non avrebbe trovato posto, perché ci sono Paulinho, Emeghara, Siligardi, Belingheri, Borja e Botta". Ora, considerato che Belingheri proprio un attaccante non è, che Siligardi e Botta rientreranno dopo brutti infortuni e che Borja è un ragazzo di vent'anni tutto da scoprire, personalmente uno come Dionisi me lo sarei tenuto: non un fenomeno, ma un giocatore generoso e innamorato della maglia amaranto. Pazienza, confidiamo in questi "ragazzi terribili" sudamericani che sicuramente con il pallone faranno faville, ma poi le difese in serie A sono altra cosa.

E ora, cari amiche e amici di Occhio Livorno, il consueto appuntamento con la squadra top e flop e con la miglior giocata dell'ultima giornata di campionato.


SQUADRA TOP: Fiorentina. L'uragano Viola si è abbattuto su Genova, con la simpatica collaborazione di Perin. Demeriti del Grifone a parte, la truppa dell'Aeroplanino Montella marcia diritta e sicura verso una stagione da protagonista: a centrocampo la solita immensa qualità; in attacco il duo Gomez-Rossi darà spettacolo. Qualche dubbio tra difesa e portiere, che potrebbe non influire, vista l'artiglieria pesante. Arno Straripante.
Con un po' di partigianeria, cito il Livorno. Dopo il duro impatto con la Roma, è arrivata la scorribanda in terra emiliana. 4 gol in trasferta non si vedevano da mo'. Pirati Labronici.

SQUADRA FLOP: Catania. Ha perso alcuni dei suoi pezzi migliori (leggi Lodi, Papu Gomez e Marchese) non ricavandone il tesoretto che ci si aspettava. Chi è rimasto, Barrientos e Bergessio, costantemente disturbato dalle sirene di mercato, è partito con il freno a mano. Tachtsidis vale una scarpa di Lodi. Difesa imbarazzante. Urge risveglio. Etna a riposo.

LA GIOCATA DI..Miralem Pjanic. Certo, giocare accanto a De Rossi aiuta. Vedere tutti i giorni in allenamento Francesco Totti esalta. Ma il centrocampista bosniaco, trattenuto da Garcia con le unghie e con i denti, ha numeri spaventosi. Contro il Verona tira fuori dal cilindro un colpo speciale: riceve palla qualche metro fuori dall'area, alza la testa e vede il portiere scaligero un po' fuori; non ci pensa due volte e accarezzando il pallone disegna una traiettoria che scavalca tutto e tutti. "Pallonetto" da cineteca e Olimpico tutto in piedi.

Buon campionato a tutti!

Alessandro Paroli