Una, nessuna, centomila - Livorno, risorgi!

Livorno è una, perché è unica.
Nessun' altra città è come lei, e sebbene in ogni città si presuma si dicano le stesse cose, penso che Livorno abbia quel qualcosa in più che la faccia emergere come un' eccezione, una deviazione evolutiva.

Una rarità insomma, con tutti i suoi difetti ed i suoi pregi. Con tutte le sue potenzialità artistiche, culturali, lavorative, inespresse, lasciate marcire sotto strati di pigrizia, di sciatteria, di menefreghismo e certo, anche di burocrazia.
Penso di poterlo dire con sguardo abbastanza obiettivo, perché solitamente non sono molto benevolo nei confronti di questa città e dei suoi abitanti.



Grazie a Livorno Artistica (e Occhio Livorno, naturalmente) sono andato a scoprire cosa c'è sotto questo marciume, e sto trovando un tesoro.
Sono andato a scaruolà (come dice mia nonna e la sua saggezza popolare anni '20) sotto il tappeto di niente che opprime i livornesi. Uno strato di polvere e apatia.
Perché oggi come oggi Livorno è nessuna.
E' una città che viaggia per inerzia come un naufrago avvinghiato ad un pezzo di legno che galleggia alla deriva, senza speranza, e con l'unica idea di sopravvivere un giorno in più.

foto della mostra "UNDEFINED"

Eppure, se alzasse un po' lo sguardo all'orizzonte, vedrebbe che un' isola di salvezza non è poi così lontana.
E la salvezza di Livorno, a parer mio, sono quei suoi abitanti che hanno un codice genetico particolare che li spinge all'adattamento, e di conseguenza alla creatività, all'arte.
Per sopravvivere ad una realtà grigia, cosa c'è di meglio che crearsi un proprio mondo, dove è possibile esprimersi?

Perché Livorno è centomila.
Centomila modi di esprimersi in maniera fuori dagli schemi, dagli standard di una società commerciale che ti impacchetta e ti cataloga.
Non voglio star qui a parlare di ogni singolo artista/creativo che ho conosciuto in quest'ultimo anno, anche perché non basterebbe un post lungo quanto un dizionario.

immagini del live di VeneziAcustica

Se volete approfondire l'argomento non dovete far altro che seguirci sulla nostra pagina facebook e sul  blog con le interviste e gli approfondimenti , e scoprirete un mondo variopinto e in continuo fermento.
Non passa giorno che non ci siano novità.
Ma a tutte queste idee e vitalità serve una valvola di sfogo, altrimenti rischiano di implodere su se stesse, e che perderemmo per sempre, generando un buco nero culturale che sarebbe difficile riempire di nuovo.
Penso che il momento sia maturo, c'è bisogno di agire senza rimandare ulteriormente.
Ok, direte voi, sempre i soliti discorsi da aria fritta, di chi lancia il sasso e ritira la mano.
Basta chiacchiere, vogliamo i fatti!

Avete pienamente ragione. Penso che Occhio Livorno, sul quale ho il piacere di scrivere, si differenzi dal resto dei blog, magazine on line, che proliferano a Livorno (anche questo è segno di grande fermento creativo e intellettuale) proprio perché propone, suggerisce, consiglia, insomma ci mette la faccia.
A Effetto Venezia, Livorno Artistica ha collaborato con i ragazzi di Uni Info News alla realizzazione di "VeneziAcustica", un live acustico di giovani band e cantanti livornesi. (il tutto autofinanziato!).
Fausto Marucci, Val V e La Mesticheria si sono alternati sul palco in Largo Strozzi, dando sfoggio delle loro qualità.  E le qualità le hanno anche gli organizzatori, che nel giro di pochi giorni sono riusciti a organizzare questo piccolo e delizioso evento live, con tutte le difficoltà del caso, spinti dalla voglia di dare spazio ai questi giovani esponenti della scena musicale livornese. Tutti veramente molto bravi!

immagini del live VeneziAcustica

Eventi del genere dovrebbero moltiplicarsi e magari permetterne la loro realizzazione in maniera più semplice.
Effetto Venezia è finita, ma la voglia di mettersi in mostra dei giovani creativi livornesi no.
Penso che in futuro si debba pensare altri eventi del genere, evitando lungaggini burocratiche, che possano riempire le apatiche serata di fine agosto, che (se mi sbaglio, correggetemi) anche quest'anno mi risulta saranno un po' vuote.
Si potrebbe dare vita ad un circolo virtuoso di inventiva ed estro che potrebbe essere la scintilla necessaria a questa città per rialzare la testa e guardare al futuro.
Alla prossima,

Fadedboy.