Effetti Immagini

venerdì 26 luglio 2013

Convivenza difficile


 Salve a tutti,
è Ako che vi scrive dalla Lituania e lo fa ancora una volta per tornare su un argomento più volte affrontato sulle pagine di questo blog.
Sebbene sia molto distante e riesca a informarmi su Livorno solo attraverso gli articoli di qualche giornale on-line, non mi è certo sfuggito come la nostra città riesca sempre a fornire continui esempi di come sia difficile la convivenza fra giovani e non giovani.
Certo un problema molto italiano, ma che a Livorno raggiunge livelli incredibili e che continua a non essere risolto. Per dire la verità, non mi sembra che nessuno faccia alcunché per risolverlo: si preferisce guardare egoisticamente al proprio interesse senza sforzarsi affatto.


Sono due gli articoli che mi hanno colpito e che mi hanno fatto riflettere:
Il primo articolo ci mostra ancora una volta quanto intolleranti siano gli abitanti di Livorno verso i divertimenti dei giovani, arrivando perfino a mettere a rischio il lavoro altrui,  il secondo ci mostra come invece anche i giovani siano particolarmente poco disposti a una civile convivenza anche quando questa potrebbe venire con semplicissimi e limitati sforzi.


Non è certo difficile vedere i livornesi cercare di boicottare ogni genere di attività: dai locali alle discoteche, alle feste come l’Italia Wave ma perfino arrivare a scagliarsi contro Effetto Venezia, limitando le potenzialità di una città che potrebbe attrarre turisti e avventori da tutta la Toscana (un po' come fanno dalla costa opposta Rimini e Riccione). Vediamo inoltre i giovani che non fanno assolutamente niente per conquistarsi la benché minima fiducia, e anzi parte di essi, riesce sempre a dar prova di grandissima idiozia, come nel caso del moletto inquinato, o nei diversi casi di teppismo o peggio ancora di aggressione.

Se poi a tutto questo aggiungiamo un' Amministrazione che ha sempre cercato di dare un colpo al cerchio e l’altro alla botte, per non pestare troppo i piedi a nessuno, risultando così spesso incoerente e dando sempre più l' immagine di un immobilismo non più sopportabile nel 2013, allora il gioco è fatto. E allora per una volta vorrei vedere il mio Comune prendere delle soluzioni, magari con maggiori controlli o comunque cominciando a studiare la questione. Perché così non è più certo tollerabile.

Perché io adesso sto vivendo un' esperienza all' estero e le testimonianze che vi porto io non vengono dai civilissimi e avanzatissimi paesi scandinavi né tanto meno dalla Germania o dall'Inghilterra, ma da un piccolo paese collocato fra la Russia e la Bielorussia, la Lituania. Un paese che certamente ha molti problemi e che sicuramente, nonostante gli incredibili passi avanti, rimane ancora con tanti limiti. Eppure qui le discoteche sono sopra le case e nessuno le fa chiudere o mette la colla nelle serrature dei locali, eppure qui se riporti i vetri delle bottiglie ai supermercati ti danno dei soldi e comunque nonostante ci siano molti meno cestini, nessuno butta roba in terra, men che mai sulle spiagge o nei parchi. Inoltre qua non si sentono urla disperate e fastidiose o musica a tutto volume delle machine sotto le case. Nessuno qui si lamenta di concerti e festival che portano turisti e soldi e la convivenza fra non giovani e giovani è possibile.

Mi chiedo allora, possibile che si riesca a ricevere queste lezioni di civiltà da un paese che ad oggi mostra ancora difficoltà ad accettare gay e che ha molti episodi di razzismo?
Questo ci dimostra come il rispetto e la tolleranza non hanno età, ma come questo discorso valga altrettanto per l’idiozia.

Possibile che gli stessi giovani, che dovrebbero conquistare spazi e rispetto da una generazione che ha mostrato evidenti limiti di tolleranza e rispetto, non vi riescano?
Eppure da una pacifica convivenza ne guadagneremmo tutti, sopratutto in questi periodi di recessione, dove non è proprio possibile continuare a mettere a rischio i lavoro di gente onesta.

Saluti
Il vostro Ako
My Blogger Tricks
blogger templatesblogger tricks

Nessun commento:

Posta un commento