Qualche riflessione sul Mercato Centrale di Livorno, una delle più belle strutture della città labronica.
Il Mercato Centrale in una foto di livornodp |
Torno
quindi ad ammorbarvi con un’altra mia constatazione, venuta dopo la
visita della capitale della Lettonia, Riga.
Questa è una
splendida città, posta un tempo, sotto il feroce
e dispotico gioco dell’Unione Sovietica, oggi invece ha trovato la sua
vocazione di capitale turistica. E allora se ci si affida ad una qualsiasi
guida, è sicuro che oltre allo
splendido centro in Art Nouveau e alle molte chiese si venga direzionati verso
il loro Mercato Centrale.
Il Mercato
Centrale di Riga si trova all’interno di quattro giganteschi hangar, un tempo impiegati per la costruzione
di dirigibili, tanto capienti che lo rendono uno dei mercati coperti più grandi
al mondo. Abbandonata la vocazione aeronautica, per diventare invece un
animatissimo mercato, dove si può comprare merce di ogni tipo e che per
la natural vivacità e genuinità è oggi frequentatissimo dai turisti.
Anche in altre
parti del mondo non è difficile vedere inseriti i Mercati Coperti fra le tappe
fondamentali di un itinerario turistico (a tal proposito rammento anche Barcellona e Valencia), questo perché in un mondo dove ormai si fa la spesa
solo negli asettici e giganteschi centri commerciali, dove si va al cinema in impersonali
multi sala, dove ci si veste solo in attrezzatissimi megastore, la gente
ricerca un po’ di colore e calore (quello generato dal contatto umano), merci
che abbondavano in epoca passata ma che oggi sono state sacrificate sull’esempio
del mito Americano, in onore di una venefica globalizzazione.
Giaà avrete capito dove voglio andare a parare, ovviamente sul nostro bel Mercato Centrale.
Il Mercato
delle Vettovaglie, progettato da Angiolo Badaloni, fu costruito negli ultimi anni
del 1800 e da allora è una delle architettura più interessanti di
Livorno,tanto piu’ oggi,che ne rimangono sempre meno.
Questo edificio
impressionante, affacciato sul Fosso Reale, riesce ancora oggi a custodire,la
genuinità di un mercato di altri tempi. Appena entrati, un miscuglio di odori e
fragranze avvolge il cliente, odori di Pesci del Mediterraneo, di freschissime
verdure, di carni, formaggi e caffè.
Nonostante sia
da sempre inserita come una delle principali attrazioni di Livorno, questo
gioiello in piena città non e valorizzato come dovrebbe. Ad esempio solo di
recente ha avuto il beneficio di essere dotato di una connessione WI-FI, dopo le
continue richieste degli esercenti, che per avere un maggior peso specifico, hanno
dovuto costituirsi Centro Naturale Modì. Se ovviamente fa piacere sapere che ci
sono cittadini sensibili alla figura del pittore livornese, che qui, per un breve
periodo ebbe anche un laboratorio, fa tristezza che l’Amministrazione Comunale
non capisca quanto questa struttura rappresenti un Tesoro per l’intera città.
Centro Commerciale Naturale Modi |
Diverrebbe una risorsa immensa per la città, penso
alla figura di Modigliani come sponsor, si potrebbe qui allestire qualche
esposizione e riproduzione delle sue opere, come esporvi permanentemente le false
teste di Modì o comunque renderlo più appetibile ai turisti (sull'esempio di quelli spagnoli) con la vendita di frullati, pesci affumicati, panini e prodotti da gustare immediatamente. Ma penso anche alla splendida terrazza, interdetta al
pubblico, interdetta come le cantine, che ben di rado vengono aperte ai
visitatori. Cantine a cui e possibile accedervi via fosso (quindi attraverso le gite in battello) e che quindi se
adeguatamente organizzate e valorizzate, potrebbero essere un ulteriore ricchezza
per il Mercato e che un concorso di idee potrebbe indicare la corretta via per
attuare questo piano.
Un altra foto di livornodp,immortala | uno dei tanti restauri del mercato |
Le immagini della Tesi,riadattate da Stefano C. |
Insomma idee e risorse, come al solito non mancano, quello che invece manca e' la volontà.
Voi che ne pensate?
Ako
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