Oggi volevo affrontare con voi un aspetto innegabile della nostra città .
Molti di voi si saranno accorti di come Livorno abbia da sempre rifiutato di poggiare parte della propria economia sul turismo , bacino infinito a cui attingere ma che nella città labronica è sempre stato relegato ad un ruolo marginale .
Questa politica di chiusura è davvero demenziale per una città di porto ubicata in una delle regioni di maggior attrazione per i turisti stranieri , servita anche da un aeroporto non più distante di 20 km, dotata inoltre anche di mille risorse e attrattive .
Risulta ancora più demenziale questa politica se pensiamo a come tutti gli altri settori economici si trovino in uno stato di profonda crisi . Si pensi al porto (attualmente in pesante situazione di deficit ) o al mondo dell'industria (contraddistinto da un numero sempre più crescente di ditte che chiudono e licenziano ) , per non parlare di quanto soffra questa crisi anche il mondo del piccolo commercio (sempre più tartassato da nuove tasse ) .
Per questo a mio avviso è doveroso investire nel turismo per dare posti di lavori e rilanciare l'economia della nostra città .
LE CONSEGUENZE DI UNA POLITICA DI CHIUSURA
Tutti questi anni di chiusura verso il turista hanno portato , quella che da metà dell'ottocento fino a poco prima della seconda guerra mondiale era una delle mete turistiche più ambite in europa , a diventare una città ignorata quasi completamente dagli itinerari turistici .
Livorno a oggi è sconosciuta ai più ,
il turista sceso nel nostro porto si dirige immediatamente verso altre città d'arte della Toscana (aiutato in questo anche da compagnie turistiche che non vedono l'ora di scaricarlo fuori da Livorno)
Il poco patrimonio artistico e architettonico che è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale , è stato trascurato e avvolte addirittura smantellato dalle varie amministrazioni che si son succedute nella città di porto . Inoltre tale politica di chiusura ha fatto si che non fosse fatto mai niente per migliorare l'offerta culturale e intrattenimentale della città labronica .
Di riflesso si è andato così a favorire la nascita di un sentimento ostico del livornese nei confronti del turista , visto perlopiù come una noia e un fastidio , un rivale che rischia di soffiarci il posto per l'asciugamano al mare.
Così facendo allontaniamo l'avventore dalla nostra splendida città , costringendolo nell'ipotesi più rosea a trascorre le vacanze nella nostra provincia o in casi peggiori in altre province .
Perdendo oltre a molti soldi anche diverse opportunità , prima fra tutte la possibilità del cittadino di confrontarsi e crescere e di staccarsi da una realtà troppo piccola e provinciale .
Questo mi porta a credere che qualora la città volesse aprirsi in maniera massiccia al turismo dovrebbe incominciare un percorso (certo non breve) , un percorso che porti a cambiare la mentalità anche del cittadino .
Ma probabilmente non c'è nemmeno volontà da parte delle amministrazioni a questa apertura , perché così si andrebbe a ledere gli interessi di qualche potente ( questo punto spero un giorno di poterlo affrontare con voi ) .
IDEE PER RILANCIARE IL TURISMO
Ora che vi ho spiegato le motivazioni che tengono lontani i turisti da Livorno , vorrei brevemente specificare quali secondo me sarebbero i primi passi da fare se si volesse procedere ad una riapertura in tal senso .
Migliorare i servizi e le indicazioni a supporto del turista è doveroso se vogliamo che lo stesso abbia un piacevole soggiorno in città. Servono cartelli e indicazioni cartellonistiche scritte in varie lingue , bagni pubblici per il turista , servizi d'informazione al porto e alla stazione , depositi bagagli ,ecc .
Maggiori investimenti da parte del pubblico su tutti quei beni (siano culturali ,ambientali o storici ) che la città offre . Impensabile continuare a tenere chiusi posti come la Fortezza Nuova e le Terme del Corallo , così come si dovrebbe puntare a un miglior accesso al mare (più spiagge libere , stabilimenti balneari più vicini alle esigenze del turista ,ecc ) , inoltre è necessario aumentare il numero degli eventi come feste , fiere , mostre e incontri .
Invogliare gli imprenditori e i cittadini ad investire sul turismo tramite bandi e concorsi è necessario , così come lo è preparare e formare gli stessi per investire sapientemente in questo settore , anche questo scopo è raggiungibile tramite corsi di formazione di vario genere .
Servirà ottenere un maggiore rispetto del bene pubblico e del decoro urbano sia da parte dei cittadini che dell'amministrazione . Dovremmo diminuire il numero di rifiuti per le strade , dar più peso al gusto architettonico e al mobilio urbano e combattere l'inciviltà e il teppismo verso i beni della città.
Per favorire questa apertura mentale e per disporre di personale qualificato per lavorare a contatto col vacanziere , il comune dovrebbe aumentare il numero di scuole e corsi di formazione inerenti a questo settore . Magari ospitando sul territorio corsi universitari dell'ateneo di Pisa .
Così facendo si vedrebbe un considerevole innalzamento del flusso turistico nella nostra città , portando oltre che come già detto ad un aumento dei posti di lavori anche a un maggior numero di locali e centri d'intrattenimento (fruibili quindi anche al cittadino ) .
In parole povere , questa nuova vocazione di Livorno porterebbe molti vantaggi anche al cittadino .
Sicuramente ci sarebbero più posti di lavoro , molti più locali e discoteche decenti , e perché no ?
Anche nuove persone da conoscere e frequentare .
Certamente non sono un esperto del settore e forse qualche proposta risulterà una banalità , ma davvero una cosa posso affermarla con sicurezza :
Non di rado mi capita di viaggiare e mi sono accorto che Livorno è una città che avrebbe tanto da offrire e mostrare , molto di più di quanto vogliono farci credere .
Presto cercherò di analizzare più dettagliatamente tutte quelle risorse non sfruttare che si trovano a Livorno , quindi vi prego di continuare seguirci .
Spero di non avervi annoiato troppo
Ciao Ciao
Ako
Hai ragione, io ho parenti e amici livornesi e mi accorgo che esistono solo loro e gli altri non contano nulla, c' è molta chiusura mentale e questo non giova certo né a Livorno, né ai Livornesi! E lo dico con rammarico, ma anche con molto dispiacere!
RispondiEliminaCerto una mentalità un po provinciale ,
RispondiEliminaquasi Livornocentrica , ma son sicuro che questo con le nuove generazioni potrà cambiare ......
Ti ringrazio per il commento, continua a seguirci
Ako
Oh! finalmente ! sono decenni che sostengo la stessa cosa! chissa' se nella nostra vita riusciremo a vedere valorizzato quello che e' rimasto di questa povera citta' che come giustamente sottolinei tu, Ako, fu meta di vacanze della famiglia reale italiana e dell'aristocrazia europea. E non bisogna dimenticare gli antichi Cimiteri!(http://it.wikipedia.org/wiki/Cimiteri_di_Livorno) Quello degli Inglesi dove e' sepolto Tobias Smollet,e' rimasto l' unico cimitero per protestanti in Toscana fino ai primi del 1800.... "Nel 1827 la Chiesa Evangelica Riformata Svizzera acquistò un terreno fuori dalle mura di Firenze per realizzare un cimitero internazionale, prima di allora i non cattolici e i non ebrei potevano essere sepolti esclusivamente a Livorno."(http://www.inyourtuscany.com/itinerari.php?id=44)
RispondiElimina... solo per menzionare un piccolo tassello del patrimonio culturale della citta'. A volte penso che Livorno abbia per qualche motivo perso la memoria di se'. Solo lo scorso anno in occasione del 150enario della nazione ho sentito per la prima volta parlare del ruolo di Livorno nel Risorgimento e dei suoi strettissimi legami con Garibaldi. O dell'intensa attivita' politica di Angelica Palli nell'organizzazione dei moti del 1848. O che fu proprio a Livorno dove nel 1764 Cesare Beccaria fece stampare 'Dei delitti e delle Pene", diventato manifesto illuminista e capostipite di tutto il moderno Diritto Penale. Non c'era certo provincialismo a Livorno allora! e' la decadenza economica della citta' che ha portato a chiudere gli orizzonti culturali. Per questo e' fondamentale il recupero del Turismo a Livorno, perche' con il Turismo possa risorgere anche l'orgoglio cittadino. In bocca al lupo
Livorno ha perso la sua memoria storica, rimanendo ancorata al recente passato come ultimo baluardo del comunismo: qui è nato e qui rimane senza guardare che ormai il muro di Berlino è caduto da oltre vent'anni.... Da noi il clientelismo mascherato da assistenzialismo ha prodotto qualcosa di più delle case popolari? Qualche opera degna di nota o industria è stata più fatta? No. Tutto tace. Quel poco di eccellenza che abbiamo è circoscritta (vedi Kaiser), ma tutto sta andando in malora, non c'è rispetto del passato e le opere architettoniche (poche) che la contraddistinguevano vengono snaturate (Odeon, Gran Guardia e l'ex Metropolitan, che sarebbe stato perfetto in Banditella ma non in Via Marradi in mezzo a due palazzi in stile...)
RispondiEliminaComunque tornando al turismo, trovo che da noi manchi la ricettività, non ci sono parcheggi sufficienti lungomare, che turismo vuoi incrementare? I bagni, leggevo non mi ricordo più dove, sono ormai la seconda casa del livornese, con tanto di tavolini risi freddi, parmigiane, insalatone ecc.: ma vi sembra decoroso? Spendi fior di soldi per l'abbonamento e poi ti porti il mangiare da casa? Questo lo puoi fare sulle spiagge libere, sempre nei limiti della decenza (un panino o un po' di frutta e via).
Spero di non essere stata troppo lunga....un saluto e continuate così.
Condivido il pensiero di Paola e Simonetta ,
RispondiEliminae vi invito a continuare a seguirci ;)
saluti
AKo
Mi dispiace, dissento profondamente da Simonetta che accolla la responsabilita' del declino e del provincialismo della citta' esclusivamente all'amministrazione comunale di sinistra. Non mi presto a questo gioco al massacro fin troppo banale. Premesso che un po' di alternanza non puo' che far bene nell'amministrazione di qualsiasi cosa, vorrei ricordare a tutti che Livorno e' uscita dalla guerra praticamente rasa al suolo. In anni in cui il clientelismo DC privilegiava esclusivamente 'i suoi' non ci sono mai stati per Livorno i fondi per una ricostruzione intelligente e organizzata. Ci siamo dimenticati quanti secoli sono occorsi perche' a Livorno - citta' rossa fumo negli occhi - arrivasse uno straccio di autostrada? e ci siamo dimenticati che ad oggi la tratta Livorno-Roma e' rimasta l'unica senza collegamento autostradale, in un'italia fin troppo asfaltata? Chissa' perche'!? e non dimentichiamo che a cavallo tra gli anni 60 e 70 Livorno si qualificava statisticamente al primo posto fra le citta' italiane per qualita' della vita? Eppure l'amministrazione comunale era bulgaramente PCI!
RispondiEliminaIl quale PCI e' si' nato a Livorno, ma nel 1922 ...proprio nel momento in cui la citta' si andava innamorando dei fascistissimi ideali che avrebbe continuato ad abbracciare per tutto il ventennio successivo.
Certo che ci sono colpe e ci sono stati errori, come dovunque, ma prima di attribuire tutte le responsabilita' ad una gestione 'clientelare, baluardo del comunismo' (dove sono le prove, please??!) occorrerebbe mettersi una mano sulla coscienza e riconoscere che i livornesi sono per loro natura e per la loro stessa storia, eroici e menefreghisti, accoglienti e volgari, generosi e plebei, giusto quel tanto che li rende ingestibili da qualsivoglia amministrazione. La parmigiana sotto l'ombrellone e' un peccato veniale che semmai mi fa amare Livorno ancora di piu', di fronte a certi snobismi troppo sbandierati. Aspetto il 'Rinascimento' della mia citta'. Speriamo non sia un miraggio.
Beh , le amministrazioni locali hanno pesanti responsabilità sullo stato attuale di Livorno .
RispondiEliminaAnche la città di Pisa ha sempre avuto amministrazioni di sinistra , eppure si sono rese sempre più lungimiranti e serie .
Un dibattito interessante, ma trovo anch'io riduttivo addossare la colpa di tutto questo alle pur incapaci e spesso incompetenti amministrazioni che si sono succedute negli ultimi decenni. Queste sono purtroppo l'espressione di una cittadinanza sempre più sbracata e confusa, un fenomeno esasperato a Livorno ma presente in tutto il paese.
RispondiEliminaMa io non sono giovane e temo di esere anche abbastanza intollerante... Chiedo perdono e vi saluto!
Anche io penso che sia ingiusto incolpare le amministrazioni di tutto .
RispondiEliminaCome più volte abbiamo ripetuto negli aggiornamenti precedenti , se la città si vuole risollevare serve una presa di coscienza di tutta la cittadinanza , un inversione di mentalità .
In questo i giovani posso e devono essere il volano del cambiamento , ma anche i meno giovani hanno il loro ruolo fondamentale .
Saluti
Io non sto dando addosso al comunismo in sé, anzi, devo dire che cerco di essere obiettiva nelle mie analisi dei fatti. Intendo però dire che in altre realtà (Emilia Romagna in primis) ci sono state sicuramente delle politiche più lungimiranti rispetto al turismo e questo è inconfutabile. Io non so se la colpa sia da addossare tutta agli "altri" (la DC ecc.ecc.)e cercare sempre di parare il nostro....
RispondiElimina@Paola - quando dici "i livornesi sono per loro natura e per la loro stessa storia, eroici e menefreghisti, accoglienti e volgari, generosi e plebei, giusto quel tanto che li rende ingestibili da qualsivoglia amministrazione" mi fa incavolare perché mi fa pensare che allora non ci sia alcun rimedio al nostro stato, mi sembra quasi da rassegnazione: "siamo fatti così": ma allora non si può migliorare? Io sono ottimista e credo che la nostra pubblica amministrazione abbia il dovere di porre almeno le condizioni per farlo e, mi dispiace, fino ad ora io non ho visto nulla. Ci vuole coraggio e determinazione per i cambiamenti e io spero che ognuno di noi possa fare la propria parte in questo.
Non ho risposte, Simonetta. Certo speranza si' ma nessuna ricetta. Mi viene solo in mente quante volte negl ultimi 40 anni sono stati spesi soldi pubblici per rifare di sana pianta la Piazza Magenta. In ciascuna occasione il 'bello' e' durato meno di qualche settimana. Basta andare a vedere le condizioni attuali per rimanere amareggiati dallo stato delle aiuole, delle panchine, dei lampioni. Per non parlare della terrazza Mascagni scarabocchiata subito dopo essere stata restaurata e ripiastrellata, o il Largo Attias perennemente vandalizzato dagli skateboards. A chi si deve dare la responsabilita'? Forse bisognerebbe ricominciare dal ricreare l'orgoglio nei cittadini, perche' la cosa pubblica venga sentita come propria e dunque rispettata e valorizzata. Senza questo spirito temo che andremo poco lontani e dunque ben vengano tutte quelle iniziative che riusciranno a far ritrovare l'orgoglio dell'appartenenza.
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