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sabato 24 novembre 2012

Occhi su: Shamira e le sue dolci creazioni


Salve a tutti ,
vi avevo già parlato dell'intenzione di questo blog ad ospitare e pubblicare interviste .
Ma che genere di soggetti ci interessa intervistare ?
 Con coerenza a quella che è la nostra "linea editoriale" , cercheremo di intervistare esponenti e rappresentanti di quello che è il pianeta giovani , meglio se essi si sono distinti per qualcosa .
Ma non solo di giovani parleremo , ma anche associazione culturali e non , rappresentanti e tecnici del settore turistico , sociale , ambientale , ecc.

Quindi è con piacere che diamo vita alla nostra rubrica OCCHI SU: ,
e lo facciamo intervistando una ragazza molto giovane .
Shamira e le sue opere
Shamira Gatta è una ragazza di 25 anni con la grande passione per la cucina.
In maniera molto costruttiva e dimostrando una tenacia invidiabile, ha fatto sì che tale passione potesse avere dei risvolti professionali.

Da tempo gestisce un validissimo blog di cucina http://lovelycake-gatta.blogspot.it/ , su cui pubblica ricette di ogni tipo, recensioni e tanto altro ancora.
La cucina di Shamira è stata talmente apprezzata  (addirittura il Tirreno l'ha intervistata) che ha deciso di mettere in vendita i suo prodotti, sia a privati che a ristoranti. Ma non finisce qui: ha inoltre partecipato a svariati concorsi culinari e ha perfino scritto un libro intitolato "Alchimie in Cucina".




Come e quando ti sei avvicinata alla passione per la cucina?
Ho iniziato a cucinare 6 anni fa, mentre ero in attesa di mia figlia, mi sono trovata molto tempo libero a disposizione ed ho iniziato con le torte.
In men che non si dica ho iniziato a collaborare con i ristoranti, ad esempio sono io quella che al T.A.N di 2 anni fa, collaborando con il ristorante Aragosta, ha fatto i dolci.

E quando invece hai pensato di vendere i tuo dolci?
Ho pensato di vendere i miei dolci quando, facendoli per le feste e per i compleanni di mia figlia, la richiesta da parte degli amici era altissima, li ho iniziato, il sogno sarebbe aprire una pasticceria che si chiama Lovely Cake, come il mio blog, ma per il momento il progetto dolci attende in un angolo, perchè in vista c'è un progetto più grande, io ed il mio ragazzo apriremo un ristorante, ma per adesso non posso dire di più, solo che sarà molto particolare!

Si guadagna bene?
Sicuramente ci si arricchisce mentalmente, questo è un lavoro che fa viaggiare tanto, si conoscono molte persone, a volte queste persone ti lasciano qualcosa di unico, e poi è uno scambio continuo di idee, culturale ed ovviamente anche di trucchi e ricette.
Poi dipende da dove vengo chiamata, ovviamente in trattoria si applicano prezzi diversi che in un resort 5 stelle.

Qual'è la tua ricetta che preferisci?
La ricetta che preferisco...bella domanda, sicuramente posso dirti il mio cavallo di battaglia "spaghetti al nero di seppia con spuma di pistacchi di bronte e gamberi grigliati" premiata dalla Voiello, ma la ricetta che io preferisco cambia in continuo, sicuramente però preferisco il salato al dolce.


E quella che invece ha avuto più successo fra i tuoi fan?
La ricette che ha avuto più successo è il mio Riso Venere di Botticelli, ho voluto ricreare il dipinto e la storia di Venere in un piatto, quindi Venere nasce da una conchiglia, ed io ho messo del riso qualità venere dentro una conchiglia, nasce dalla spuma delle onde ed ho fatto una spuma con l'acquetta di cottura dei molluschi, e poui è servito su una zuppetta di mare.

Ti piace la cucina tipica Livornese? Ne hai tratto ispirazione?
Certo che mi piace la cucina tipica livornese, basta vedere il mio castagnaccio destrutturato, che altro non è che una rivisitazione del tipico castagnaccio.
Traggo in continuo ispirazione dalla cucina tradizionale, la nostra storia è un tesoro da custodire.

Ho notato che sei anche molto ricettiva: da ogni Paese che hai visitato, hai imparato qualche ricetta e l'uso di varie spezie, quale cucina ti ha colpito di più?
Con il mio ragazzo viaggio molto: quest'anno siamo stati 2 volte in Marocco e tra pochi giorni andremo a Barcellona. La cuina che mi ha colpito di più è quella creola e la cajun anche se non sono mai stata a New Orleans; anni fa feci una ricerca su questa cucina, che portai avanti per 2 anni, ci sono tantissimi spunti interessanti, e molte ricette non sono così diverse dalle nostre.
Anche la cucina marocchina è molto bella, per la tajine, quel recipiente di coccio nel quale cuociono tutto, versatilissimo!

Raccontaci del tuo libro ? Come ti è venuta l'idea di farlo ?
Il libro è una raccolta di trucchi per ottenere piatti sempre perfetti, con tante ricette e capitoli dedicati a chi è intollerante al glutine, trucchi vari per sostituire gli ingredienti ottenendo lo stesso risultato. L'idea non è venuta a me, è venuta ad Allan Bay, che mi propose, dopo aver visto il mio blog, di scrivere un libro, che poi era un sogno nel cassetto, ho sempre amato scrivere, fin da piccola, quindi no, non ho trovato nessuna difficoltà a scriverlo, l'ho consegnato con mesi di anticipo, ci ho messo pochissimo a terminarlo. Ma non pensare che non ci sia comunque un gran lavoro dietro: ogni ricetta deve essere inventata, provata ed approvata, a volte ne nasceva una vincente che non mi convinceva, ed allora via alle modifiche fino a che non veniva come dicevo io...Certo, quando c'è passione si fa tutto con entusiasmo.

Se non sbaglio invece è andato molto bene e a breve lo presenterai alla Feltrinelli a Livorno?
Il libro  è andato a ruba, in questi giorni arriva nelle libreria la ristampa.
L'ho presentato a Suvereto, a S.Miniato e ad Arezzo questa estate, adesso approderò alla Feltrinelli il 7 dicembre, con una degustazione di ricette per tutti i presenti, non vedo l'ora di presentarlo finalmente nella mia città.
Sono già all'opera sul secondo libro.

Come vivi il rapporto con la tua città ? Trovi ci sia difficoltà ad emergere in un contesto forse un po' chiuso alla cultura in generale?

Questa è una domanda difficile, perché trovo che Livorno sia una città bellissima, ma da rivalutare, basta girare l'angolo per trovare un qualcosa che, secondo me, andrebbe valorizzato molto di più, e così è per i giovani, ci sono molti ragazzi che hanno voglia di lavorare, purtroppo le persone a cercare lavoro son sempre di più, ed i posti in cui si può lavorare molti di meno...
Però la gente di questa città ha sempre voglia di fare ed è sempre pronta a rimboccarsi le maniche, ed è una cosa che va apprezzata.

Occhio Livorno segue con interesse tutte le attività che vedono protagonisti giovani concittadini, i tuoi sogni e il tuo futuro professionale ti porteranno fuori da questa città?

Il mio lavoro mi porta in continuazione fuori città: Arezzo, Livorno, Milano...Non so con precisione dove mi porterà il mio futuro, ma non potrei mai trasferirmi lontana dal mare, credo che i miei concittadini capiscano, per chi sta a Livorno anche un giorno lontani dal mare vuol dir star male.

Il nostro blog , inoltre ha un interesse particolare anche per il turismo, a nostro avviso uno dei pochi settori che ancora offre qualche speranza , anche se a Livorno si ignora .
Molti turisti scelgono l'Italia anche per la gustare la nostra cucina , cosa pensi che Livorno potrebbe fare per far della cucina tradizionale un richiamo ?

Ho lavorato, anni fa, in Villa Mimbelli, non scherzo quando dico che Livorno è piena di storia, e secondo me, per la sua posizione, per l'arte che si cela nelle piccole vie, sarebbe sicuramente una città indimenticabile, a Livorno non manca niente, anche se, son d'accordissimo con te, dobbiamo puntare sul turismo, ogni giorno vedo molti turisti che arrivano dal porto, a parte rivalutare i luoghi abbandonati quello che potrebbe attirare il turista è la classica taverna
Ho viaggiato molto, ed ho parlato con molte persone straniere, l'Italia nell'immaginario collettivo è rimasta come una diapositiva, un'immagine romantica, molti quando si dice Italia pensano alla tovaglia rossa a quadrettoni bianchi, il fiasco di vino sul tavolo con la candela, la pizza, il forno a legna, l'italia è come una mamma, il turista viene qui perchè vuole sentirsi coccolato, e niente ti coccola meglio dei piatti tradizionali, che ricordano la nostra infanzia.
Livorno è mare, pesce, il cacciucco è conosciuto in tutto il mondo, per far conoscere la nostra cucina dovremmo puntare sui giovani, aprire posti nuovi, e dar la possibilità a chi ha talento di esprimerlo, aprire locali non troppo grandi, caldi ed accoglienti, servire piatti tipici, e magari qualche piatto tradizionale con un pizzico di innovazione.
Se poi vogliamo veramente far conoscere la nostra cucina, la prima cosa che farei è chiamare a raccolta tutte le foodblogger di Livorno e provincia, le coinvolgerei in un progetto per far conoscere le nostre ricette tradizionali, mai sottovalutare la voce del web...


Ci hai parlato del tuo sogno , ma quali sono i tuoi obiettivi nel breve periodo ?

Sicuramente il mio obiettivo è aprire con Luca il nostro ristorante.

Ti sentiresti di consigliare qualcosa ai tuoi coetanei livornesi , per quanto riguarda prendere l'iniziativa e coronare i propri sogni?

Quando si tratta di sogni e desideri posso solo consigliare di non mollare mai, di non ascoltare le persone che vi diranno che non c'è possibilità, di provare, provare e riprovare fino a che non si raggiunge il risultato sperato.
Il segreto è non arrendersi mai, anche se il vento è contrario, si piegano le vele e si rema, si, a volte è dura, anzi, lo è per tutti, ma il risultato può stupirvi...

Non posso che rinnovarti i miei complimenti per la tua bravura e tenacia, che ti ha portato e ti porterà a a levarti tante soddisfazioni. Ringrazio inoltre la tua disponibilità e pazienza per aver risposto alle nostre domande. Ti auguro di soddisfare tutte le tue ambizioni e ricordiamo a tutti i lettori l'appuntamento con il libro di Shamira , alla Feltrinelli, il 7 dicembre.
Io ringrazio te per avermi prestato la tua attenzione, ed è stato davvero un piacere rispondere alle tue domande.




Ako
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