Tifosi del Livorno (foto tratta dal web) |
Se il potenziale offensivo è esploso, la retroguardia amaranto non ha fatto segnare un miglioramento così netto, subendo appena 3 reti in meno rispetto all'anno scorso; questo dato però non deve trarre in inganno: sarebbe riduttivo guardare alle semplici cifre, senza considerare il miglioramento generale della squadra nella sua complessità. L'arrivo di Emerson ha davvero cambiato il volto alla formazione labronica: cervello, piedi buoni e grinta hanno fatto del brasiliano un punto cardine dell'impianto costruito da Davide Nicola. L'allenatore, appunto. Nicola ha dato un volto e un'anima a questa squadra, che lo ha seguito fin dai primi giorni di ritiro estivo. Impossibile valutare il Livorno senza considerare la figura di questo allenatore semi-sconosciuto che sta facendo sognare un'intera città.
Considerare la stagione 2011-2012 senza passare dal maledetto pomeriggio di Pescara è impensabile: la morte di Piermario Morosini ha cambiato le sorti di quel campionato, inevitabilmente. Ma oggi come un anno fa il Livorno si giocherà il tutto per tutto nell'ultima giornata di campionato.
E' proprio questa inclinazione alla sofferenza, al batticuore finale che contraddistingue sempre il Livorno; le cose facili proprio non vanno di moda da queste parti. Un anno fa gli amaranto lottavano per rimanere direttamente in serie B, quest'anno per andare direttamente in serie A. Cambiano le stagioni, ma oggi come "ieri", fino all'ultimo si deve lottare.
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