È stato un anno impegnativo per Livorno. Sotto l’albero troverà dubbi, perplessità e speranze riguardo il futuro della città. È stato l’anno della crisi, la disoccupazione ha toccato livelli altissimi, c’è stato un cambio di amministrazione che ha segnato la storia di Livorno, è stato l’anno della voglia di rincominciare e di reinventarsi. Alcune piccole eccellenze livornesi sono sbocciate, altre realtà invece hanno dovuto rinunciare ai loro obiettivi. È stato un anno accompagnato da polemiche - tratto tipico dei livornesi - riguardo ogni singola iniziativa ed evento; anche il Natale ha portato polemiche con sé: chi voleva l’albero, chi non lo voleva per rispetto ai livornesi in difficoltà, chi avrebbe voluto che i fondi fossero impiegati in maniera diversa, e chi non voleva proprio rinunciare al simbolo natalizio proponendo azioni cittadine, insomma le opinioni erano diverse, e se anche è vero il fatto “tanto non va mai bene nulla”, tutte queste opinioni portano con sé l’amore e l’interesse per la città, anche dai livornesi che la criticano.
Capisco sia difficile essere speranzosi e fiduciosi dopo anni di insuccessi e delusioni, ma credo, forse anche per colpa della sindrome di Pollyanna dalla quale sono affetta (almeno secondo l’opinione del mio ragazzo), che la fiducia negli altri sia essenziale per andare avanti. Ascoltare le proposte degli altri e non criticarle a priori perché non arrivano da chi la pensa come noi, potrebbe aiutare molto, dal momento che, magari, capiteremo anche noi nella situazione in cui vorremo essere ascoltati e appoggiati. Attenzione, non sto parlando di politica, partiti, fazioni o altro, parlo del nostro quotidiano, parlo del confronto con le persone e non solo con le istituzioni. Credo che sia questo ciò di cui Livorno ha bisogno per affrontare il nuovo anno.
Il mio augurio, e di tutto lo staff di Occhio Livorno, va in particolar modo a quelle persone che passeranno il Natale con la preoccupazione di aver perso il lavoro, di stare per perderlo o di non averlo ancora trovato. Va a tutti coloro che hanno dovuto lasciare la città, spesso a malincuore, in cerca di prospettive migliori; un augurio a tutti quelli che continuano a resistere e a credere che un cambiamento sia ancora possibile; e a chi invece non crede più, auguriamo di ritrovare la speranza; un pensiero speciale va poi a chi quest’anno ci ha lasciato e ancor più alle loro famiglie che dovranno affrontare le feste con la loro assenza (un pensiero tutto personale è dedicato a Simone Brilli); un augurio va infine a tutta questa gran bella città, che mi ha adottato e che è chiamata ad affrontare un nuovo anno difficile, ma sono certa che le energie e la forza di volontà dei livornesi possano davvero fare la differenza per un futuro positivo, ricco di soddisfazioni.
Buon Natale da Federica e tutta la redazione di Occhio Livorno!
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