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venerdì 1 marzo 2013

Guerra ai giovani livornesi!

Salve a tutti,
rischierò forse di essere pedante ma oggi voglio affrontare un tema che già altre volte abbiamo trattato, ovvero, quello della tolleranza non nei confronti dell'immigrazione e delle diversità culturali  ma bensì quella diretta nei confronti delle esigenze altrui, in particolare maniera quelle dei giovani, che qui a Livorno sono sistematicamente ignorante e mal sopportate.

Una foto trovata sul web
A mio personalissimo avviso, quindi, non necessariamente giusto,  Livorno è una città intollerante  perché abitata da una popolazione di età abbastanza avanzata. Purtroppo non ho dati alla mano, ma sono sicuro di quanto vado affermando anche alla luce di una mia esperienza personale. Quest'anno ho preso parte come scrutatore alle elezioni politiche appena passate, ed ero assegnato ad un' area piuttosto abitata situata nella circoscrizione 5, quartiere la Rosa.
Nel mio seggio votavano oltre 700 persone e, di queste, meno di venti erano sotto i 25 anni, e comunque poche se si sposta lo sbarramento di età a 30 anni.
A mio avviso questa realtà è simile in tutta Livorno che rimane sorda alle richieste dei più giovani.


Non ci stupisce allora, che il  vicino di casa possa chiamare la polizia perché sente dei rumori molesti provenire da un appartamento vicino  riconducibili a quelli sessuali, come si evince da quest'articolo.
Nessuno si domandi perchè invece di chiamare la polizia il vicino non abbia provato a bussare o a parlarne con i due amanti, questo sarebbe un comportamento tollerante e razionale che difficilmente appartiene ai cittadini del porto labronico.
Si pensi alla marea di proteste e polemiche che si abbattono contro qualsiasi evento o locale pensato per i giovani.

Esatto sono i giovani quelli che subiscono maggiormente questo stato di intolleranza che circonda la città, frequenti bersagli di accuse spesso infondate (si attribuiva ad un giovane la colpa dei continui incendi di cassonetti, invece era un uomo adulto).
Ciò che però risulta ancor più grave  è che questi cittadini anziani rappresentano un importante bacino elettorale, al quale il partito che da anni governa Livorno, attinge a piene mani e che quindi tenta in ogni modo di compiacere e soddisfare ovviamente a discapito del giovane.

E allora gli scenari che si aprono sono inquietanti: ogni attività giovanile viene osteggiata (sia il The Cage, la Fortezza Vecchia o un qualsiasi festival come l'Italia Wave) e per far questo, si arriva perfino a stroncare attività e lavori ad onesti lavoratori con continui esposti e lamentele.
Quest'estate il bersaglio preferito era la Svolta, oggi è diventato il Re Matto, locale che si trova davanti al Cantiere  dove molte altre attività hanno provato ad aprire ma son state sempre ostacolate.
Il noto locale pare fosse sprovvisto delle dovute misure di sicurezza e se ciò è vero, è giusto allora prendere precauzioni  ma altri diversi locali a Livorno non rispettano queste misure e continuano da anni ad operare.
Probabilmente è stata un'ulteriore vittoria dei "tollerantissimi" abitanti del viale Italia, tristemente famosi per la vittoria contro le baracchine, che hanno prontamente fatto colpire da frequenti controlli decretandone la fine per molte e comunque il decisivo ridimensionamento.

In questa ottica di servire l'elettorato predominante, allora lo si compiace multando i locali che fanno musica ad ore "tiratissime" come le 22, come si legge su questo articolo del QuiLivorno.
In contemporanea si procede multando tutte le macchine nei pressi dei locali preferiti dai giovani, che si trovano in sosta selvaggia. Purtroppo essa è necessaria dato che non vi sono parcheggi sufficienti e che i mezzi di trasporto pubblici finisco il loro servizio alle 20\21.

Penserete che sono fin troppo complottista, ma difficilmente procedo con accuse se non dopo una sentita riflessione. Ad esempio: non multano mai le macchine anch' esse in sosta selvaggia, che si trovano per tutto il centro città quando vi è uno spettacolo del Goldoni, ad esempio le macchine in P.Cavour, che invece si colpiva quando i locali nelle vicinanze avevano successo (Metropolis e London Pub).
Non si multano le pericolose macchine parcheggiate ovunque quando c'è la partita allo stadio o quelle in doppia fila in via Grande, invece tralasciamo volutamente il periodo di Effetto Venezia.
Ci mancherebbe che si colpisse tutti indistintamente.

Quindi mi viene da ridere quando Cosimi e la sua amministrazione, affermano che non c'è un accanimento contro i locali giovanili e i loro utenti.
Ma qual è il senso di penalizzare sempre il giovane? Come mai così pochi scrupoli nel colpire chiunque decida di aprire un'attività ad essi diretta?
Si preferisce allontanare il giovane perchè non complice e compiacente dei rapporti clientelari che le amministrazioni e i vari enti promuovono da anni?
Si è disposti a pagare il prezzo di una generazione infelice e insoddisfatta, che ogni week-end rischia la vita in strada spostandosi per la Toscana in cerca di qualche locale decente?

Forse sarebbe il caso di pensarci prima di piangere le tragedie
un criticissimo
Ako

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13 commenti:

  1. condivido pienamente!!tutto questo fa' parte della mente atrofizzata della citta'e dalla giunta comunale !!!!e i giovani x divertirsi o passare delle serate devono spostarsi x decine di chilometri.allo stesso tempo togliamo ossigeno commerciale alla citta'(tanto ce ne' tanto)

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  2. Risposte
    1. dovere!!!spero che altri lo facciano!!!

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  3. Beh, in quanto titolare del ReMatto, posso solo condividere in pieno quanto scritto...

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    1. C'è da dire che solo in ITAGLIA (scritto volutamente così) c'è la presunzione di fare di un locale dove si hanno solo i permessi per fare SOLO da ristorante un locale dove ballarci!e poi tutti scandalizzati se vengono presi provvedimenti?!

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  4. Grazie ,
    spero la mentalità possa cambiare celermente.

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  5. ottima analisi...ma non ne farei un discorso di giovani o anziani...ma solo di OTTUSITA'BECERA. In una città davvero libera e non ottusa non esistono locali " per giovani " o per "menogiovani" esistono locali dove va chi cavolo vuole dai 18 ai 100 anni basta abbia voglia di divertirsi..Io non ho + 20 anni, ho una figlia di 24 anni che infatti è andata a vivere a barcellona e mi dice che li nessuno rompe ....nemmeno i vecchi che vivono sui locali notturni...anzi ci vanno nei locali notturni...e quando entrano nessuno dei "giovini" si da le gomitate come succede a livorno...quando sono andata in qualche locale...alcuni giovani open mind livornesi mi hanno guardato male....quindi ottusi...giovani e vecchi

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  6. Premetto che faccio parte della categoria dei cosiddetti giovani e che conosco e frequento alcuni dei locali citati.
    Ma quando leggo affermazione come "si procede multando tutte le macchine nei pressi dei locali preferiti dai giovani, che si trovano in sosta selvaggia. Purtroppo essa è necessaria dato che non vi sono parcheggi sufficienti" mi incazzo veramente.
    Vi assicuro che parcheggiare in maniera civile anche nelle serate del fine settimana è tutt'altro che impossibile, basta avere un minimo di senso civico e la volontà di fare quei 500 metri a piedi che non ammazzano nessuno.
    Lamentarsi delle multe significa difendere questa gente. Ma magari multassero tutti davvero!
    Ma quando andate in Venezia il sabato sera ce l''avete gli occhi per guardare o li lasciate a casa? Un quartiere meraviglioso, rovinato dall'inciviltà di molti nostri coetanei, soffocato e reso invivibile dalla sosta selvaggia e dal menefreghismo.
    Non c'è rispetto e si pretende rispetto??? Ma via via via....


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  7. Concordo con la sintesi di anonimo , aggiungendo che come molte città ci insegnano , i locali e il divertimento sono un bel serbatoio economico da sfruttare.

    Marco , la questione del parcheggio non è vera per molti versi , al locale Re Matto non ci sono parcheggi nelle vicinanze (siano esse 500 metri) alle Cantine uguale .
    Nessuno nega che c'è bisogno d'impegno da parte dei giovani , serve uno sforzo in tal senso ......Ma il problema della sosta selvaggia non è certo un problema giovanile , ma comune alla maggioranza dei Livornesi .
    Si puntasse sul trasporto pubblico , forse qualcosa cambierebbe

    Ako

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    1. Non è assolutamente vero. Il parcheggio, anche per andare in quei locali, si può trovare benissimo con un po' di buona volontà e rispetto per il prossimo. Io lo faccio sempre e non penso di avere particolari qualità, solo un minimo di amore per la mia città.
      Per quanto riguarda il trasporto pubblico notturno (tra l'altro una pura utopia allo stato attuale) sai meglio di me che non sarebbe utilizzato da quasi nessuno dei nostri coetanei.
      Senza un cambiamento di mentalità non si va da nessuna parte, è inutile non affrontare i problemi, dando sempre la colpa all'amministrazione (pessima) o a chiunque altro.

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    2. Non condivido il tuo pensiero , su tutto il Viale Italia e Piazza Mazzini , si trovano pochissimi posti mentre di pomeriggio sono tutti riservati ai residenti .Il pulman che portava a Calafuria era sempre pieno !!! Certo, anche i giovani non sono esenti da colpe , ma l'amministrazione langue proprio !!!

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  8. Puntualizziamo, tra i nostri coetanei che frequentano questi locali c'è una grande massa di incivili! Realtà anche vicine alla nostra sono anni luce avanti da questo punto di vista.
    Per quanto riguarda la possibilità di parcheggiare ti sbagli alla grande credimi. Certo, se si ha la cultura di entrare con la macchina nei locali e di non fare un metro a piedi, allora è un altro paio di maniche.
    L'amministrazione langue, ma è anche lo specchio del conservatorismo culturale che purtroppo impera tra la gran parte dei livornesi.
    Saluti.

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  9. L'invecchiamento della popolazione non e' fenomeno certamente solo "Livornese" ma di tutto il mondo occidentale. L'esodo dei giovani dai quartieri "tradizionali" (vedi La Rosa) invece e' stato causato dal rialzo dei prezzi a cavallo dell'entrata dell'euro.
    Vent'anni fa, pur di andarmene di casa e rendermi autonomo divisi un appartamento con un amico a Nugola perche' era impossibile permettersi qualcosa dentro le mura cittadine. La conseguenza di quanto sopra e' stata la diminuzione dei residenti nel comune di Livorno e l'esodo delle giovani coppie nei centri vicini a nord e sud della Citta'.
    Anche questo comunque e' un fenomeno comune a tante citta' Italiane.
    Sul problema della tolleranza ai locali e sull'educazione civica dei Livornesi invece si potrebbe discutere a lungo: sono entrambi ai minimi termini.
    La valorizzazione della Venezia e delle parti "popolari" Livornesi andava impostata anni fa. La proliferazione dei locali "solo membri" Arci o similari, ispirata da motivi fiscali e approvata dalle amministrazioni che si sono succedute (provando se ce ne fosse bisogno ancora una volta) la loro mancanza di visione e fantasia e' un anomalia nostra che secondo me andrebbe combattuta. Nelle citta' che hanno vita notturna i gestori dei locali hanno anche molti doveri civici da rispettare pena l'annullamento della licenza a vendere gli alcoolici fino alla chiusura.
    Mi piace vedere infine che ci sono giovani come Marco che scrive sopra hanno a cuore certi valori e non hanno timore ad esporli. Bravo!

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