Che Livorno sarebbe senza sport?Così si riassume in maniera semplice il binomio inscindibile che esiste tra la città dei 4 mori e l'attività fisica, di ogni tipo e genere: dalle gare remiere e dalla vela, espressioni dello spirito navigatore e marinaresco, fino alla scherma, sport guascone per eccellenza come il livornese. Poi ovviamente ci sono il calcio, il tennis, il ciclismo, il judo, il rugby, l'atletica e il nuoto, che ancora una volta confermano la presenza di diverse culture e l'unione di popoli che caratterizzano Livorno dalla sua fondazione.
I livornesi sono dunque sportivi a tutto tondo: ecco perché nell'agosto del 2009 il Sole 24 ore pubblicò un articolo nel quale si studiava l'indice di sportività delle varie province italiane. Indice di sportività basato, ovviamente, sui risultati ottenuti nelle varie manifestazioni sportive per l'anno precedente (quello delle Olimpiadi di Pechino) e sugli investimenti fatti dalla provincia per impianti destinati all'attività sportiva. Risultato: Livorno prima, con un evidente vantaggio sulle inseguitrici (Genova, Trento, Bologna, Firenze per citarne alcune), e con dei picchi di eccellenza straordinari negli sport individuali. Certo, lo studio è di 4 anni fa. Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma per la città labronica il trend non è cambiato: quinta nel 2010, sesta nel 2011 e nel 2012. In pianta stabile tra le prime 10 di Italia, attendiamo fiduciosi la classifica del 2013, considerato che gli atleti amaranto impegnati nelle olimpiadi di Londra sono stati ben 8. Basta una breve passeggiata sul lungomare per rendersi conto di quanto sia frequentato da sportivi non agonisti di ogni età, che corrono, marciano, camminano; oppure un breve tour per le palestre della città, per scoprire un mondo assai affollato e altrettanto variegato.
"Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell'animo" diceva Jean Giraudox, drammaturgo francese. Lo sport è di casa a Livorno e la città ha sempre risposto dando i natali ad eccellenze sportive assolute, di livello mondiale: non mi dilungherò nel citare i nomi, con il rischio di dimenticarne alcuni, tanti che sono. Adagiarsi sugli allori non è cosa gradita, perché investimenti, dedizione e sacrificio non sono mai abbastanza; ma se c'è una cosa di cui essere orgogliosi della nostra città è proprio la sua grande voglia di sport.
Con questo articolo sul carattere sportivo della nostra città inizia la mia collaborazione con OcchioLivorno, nella quale cercherò, nei prossimi interventi, di andare più nello specifico, seguendo con particolare attenzione l'esaltante (speriamo) finale di stagione del Livorno nel campionato di serie B di calcio.
Buono sport a tutti,
Alessandro Paroli
P.S. Qui il link dell'articolo sopra citato:
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