Un' arte urbana che è composta da graffiti e scritte a bomboletta spray, ma anche da adesivi, stencil e installazioni.
L'opera di Blu, immortalata in alcune foto tratte dal web. |
Una maniera di comunicare e esprimersi, che usa come veicolo pareti e scenari urbani, regalando loro una seconda vita da tela.
Ovviamente è doveroso fare una selezione fra creazioni pittoriche, cariche di significato e il mero vandalismo, fatto di scritte offensive che spesso fanno scempio anche di monumenti ed edifici storici.
Solo le prime approviamo, e di certo non è possibile ignorare anche la possibile funzione che hanno come strumento di recupero per aree degradate.
Di esempi da seguire ce ne sono a centinaia, valgano come esempio Valencia e Bristol.
E Livorno?
La città labronica ha avuto un precursore nel mai dimenticato Zeb, ad oggi sono invece diversi gli artisti che operano in tal senso. A livello amministrativo invece, si era investito anni fa con un' iniziativa dal nome Margini, dedicata alle arti marginali.
Grazie al contributo di questo festival, erano stati chiamati street artist molto famosi, fra tutti il writer internazionale Blu, ai quali è stato chiesto di abbellire i quartieri periferici e popolari di Livorno, con opere di street art.
Inoltre vennero fatti ridipingere da alcune classi di studenti i pareti degradate del Gynnasium e del Moletto Nazario.
Molte delle opere sono andate perse con il tempo, quella di Blu è scomparsa invece con la demolizione dell'edificio, perdendo un' opera che probabilmente aveva anche valore.
Tralasciamo invece le incursioni di Clet Abraham, l'artista dei cartelli stradali, i quali sono stati quasi tutti rimossi e sostituiti perchè considerati pericolosi per la circolazione (quando ne vengono lasciati altri degradati dal tempo o dal vandalismo) senza pensare invece di metterli in mostra.
Oggi purtroppo, l'amministrazione si adopera poco in tal senso, ed è emblematico il pensiero espresso in consiglio comunale dall'Assessore alle Culture, M. Tredici, il quale ha dichiarato: "La street art, arte passata e quasi completamente morta".
A mio avviso giudizio sbagliato, infatti in questi ultimi anni la scena artistica si è fatta sempre più fervente.
Realtà che invece sembra essere stata colta da altri due soggetti, la Circoscrizione 1 e l'Ex Caserma Occupata.
La circoscrizione 1 l'ha fatto, affidando all'artista Sketch Design una parte del muro di cinta, del giardino pubblico di Via Zola.
Un murales molto colorato dedicato all'acqua, che sicuramente decora quel tratto di parco.
L'ExCaserma Occupata, (di cui un giorno spero di potervi parlare più approfonditamente) in via Adriana, non è un ente amministrativo, bensì uno spazio occupato e gestito socialmente da giovani disoccupati, precari, ecc.
Una realtà piuttosto giovane ma che ha saputo dar vita a eventi molto interessanti.
Ad esempio, il 30 Marzo si è svolto dentro l'edificio occupato una session di street art, dove importanti artisti Livornesi e non solo, hanno ridipinto l'edificio con opere originali.
Purtroppo non ho avuto tempo di vedere i lavori finiti, ma son riuscito comunque a rubare qualche scatto. (Potete vederli tutti qui)
Che dire? Se queste iniziative venissero promosse anche dal Comune, potrebbero valorizzare molte zone della città oggi dimenticate e anche un po' squallide, diventando anche attrazione per i turisti.
Si pensi che Bristol, la città natale di Banksy, è presa d'assalto da molti turisti, tanto che l'amministrazione ha promosso diverse iniziative in favore delle sue opere.
Per tale motivo non mi stancherò mai di parlare di questo mondo e delle potenzialità che esso offre.
Ako
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