Continua il viaggio alla scoperta di Modigliani

"Finché tinta abbiamo sulle dita, finché argilla abbiamo nei pugni", questa la frase stampata sul manifesto comparso ieri sui muri nei pressi dell’ingresso della scuola elementare di Villa Corridi, accompagnata dall’immagine di un’opera ispirata a Modigliani. Nessuna trovata pubblicitaria, nessuno street artist anonimo che ha agito di notte, ma ad affiggere questo poster di 3 metri per 4, sono stati gli alunni della IIIB.

I bambini stanno partecipando con grande entusiasmo al progetto "Alla ricerca di Modigliani", promosso dal maestro Luca Papini, che avevamo intervistato (qui l’articolo), perché credevamo nella sua unicità e potenzialità. Il progetto, che si propone come un viaggio senza fine alla scoperta dell’artista, cominciato all'inizio dell’anno scolastico continua a dare i suoi frutti. L’ultimo è l’affissione del poster, preceduta da una lezione sul tema della bellezza dell’arte contro il vandalismo degli imbrattamenti sui muri, attraverso una performance che ha coinvolto gli alunni che armati di colla e rulli hanno attaccato il manifesto. Il disegno affisso è stato realizzato da uno degli alunni della classe, un disegno davvero eccezionale se si pensa che è stato prodotto da un bambino di 8 anni. Altri due poster, con altrettanti disegni saranno affissi sui muri di Livorno nei prossimi mesi. Alla performance è seguito un tema in classe sulla bellezza dell’arte come veicolo per riqualificare le città, in cui i bambini hanno espresso il proprio pensiero e l’entusiasmo per il lavoro appena compiuto, entusiasmo che non ha coinvolto proprio tutti, dato che a poche ore di distanza i poster sono stati staccati da qualcuno che a quanto pare non ha apprezzato l’idea.

E se Livorno non può permettersi di avere importanti opere dell’artista, forse la street art può diventare un mezzo per riappropriarsi di queste opere e omaggiare Amedeo Modigliani, dimostrando l’orgoglio dei livornesi di avere il grande artista come concittadino. La riscoperta di Modigliani avviene oggi attraverso le nuove generazioni, dato che le vecchie hanno quasi dimenticato nel corso degli anni l’importanza dell’artista, ed anche attraverso la street art. Numerosi sono infatti gli street artist, livornesi e non, che hanno dedicato opere a Modì: ricordiamo ad esempio Ninja (qui il video della performance), Fabio Leonardi, che ha realizzato anche una mostra nella casa natale di Amedeo in Via Roma, Aedo che ha realizzato due teste attraverso la tecnica dello stencil e poste in prossimità di Barriera Margherita (scomparse pochi giorni dopo) e molti altri.
Ma si sa, la street art rappresenta un approccio artistico spesso frainteso e talvolta al limite dell'illegalità, che si confonde con l’imbrattamento dei muri e forse Livorno non è ancora pronta ad accettare (come dimostra l’ultimo episodio con il poster dei bambini), essendo fin troppo legata all’arte tradizionale.