Sappiamo che Livorno è una città nata e cresciuta per le mani di
diverse culture e con esse diverse religioni vi venivano professate, dunque
anche gli ambienti di culto erano diversi. Pensiamo ad esempio a via della
Madonna, solo in questa via del centro ci sono ben tre chiese, una ormai
sconsacrata che era quella degli Armeni, un’altra quella delle Nazioni, detta
anche della Madonna e poi quella dei Greci Uniti. Mi trovavo a studiare
quest’ultima per un progetto di restauro, facendo le foto al prospetto e poi
studiandone la storia mi resi conto che vi erano delle differenze. Mancavano
due statue dal prospetto principale, si trattava di due statue in marmo
rappresentanti una la Mansuetudine e una l’Innocenza. Dalle foto ante-guerra si
notavano le statue al loro posto sopra al mezzo timpano spezzato sotto la
finestra della facciata.
Le statue subirono dei danni con i bombardamenti, così come la copertura che crollò e il prospetto laterale sinistro. Allo scopo di metterle in sicurezza, le statue furono rimosse e furono adagiate su un’aiuola del cimitero della Purificazione dove sono rimaste per anni. Sono finiti recentemente dei lavori di restauro della chiesa e per mia sorpresa, passando trovai le statue al loro posto. Cercando alcune informazioni in merito, ho saputo che le statue ora al loro posto sono una copia in resina, poiché per motivi statici non era possibile apporvi gli originali. Secondo quanto si dice anche in un articolo di una Carta del Restauro, sarebbe auspicabile che le parti, le sculture e i componenti di un monumento dovrebbero rimanere nei pressi di esso se non al loro interno, dunque sarebbe bello poter vedere gli originali all’interno della chiesa, magari nel Nartece con una mostra fotografica della storia della Chiesa stessa. Direi comunque che questa storia è quasi a lieto fine, dato che il restauro è stato fatto e le statue anche se in copia sono al loro posto, così che cittadini e turisti possono apprezzare meglio la decorazione e il disegno di questa bella chiesa seicentesca opera di Alessandro Pieroni.
Le statue subirono dei danni con i bombardamenti, così come la copertura che crollò e il prospetto laterale sinistro. Allo scopo di metterle in sicurezza, le statue furono rimosse e furono adagiate su un’aiuola del cimitero della Purificazione dove sono rimaste per anni. Sono finiti recentemente dei lavori di restauro della chiesa e per mia sorpresa, passando trovai le statue al loro posto. Cercando alcune informazioni in merito, ho saputo che le statue ora al loro posto sono una copia in resina, poiché per motivi statici non era possibile apporvi gli originali. Secondo quanto si dice anche in un articolo di una Carta del Restauro, sarebbe auspicabile che le parti, le sculture e i componenti di un monumento dovrebbero rimanere nei pressi di esso se non al loro interno, dunque sarebbe bello poter vedere gli originali all’interno della chiesa, magari nel Nartece con una mostra fotografica della storia della Chiesa stessa. Direi comunque che questa storia è quasi a lieto fine, dato che il restauro è stato fatto e le statue anche se in copia sono al loro posto, così che cittadini e turisti possono apprezzare meglio la decorazione e il disegno di questa bella chiesa seicentesca opera di Alessandro Pieroni.
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