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lunedì 18 febbraio 2013

Riflessioni sulle Terme del Corallo, dopo la giornata al Teatro C


Conoscerete già tutti la loro storia delle Terme del Corallo, mi riferisco ai cittadini livornesi, ma son sicura che anche ad altri sarà giunta voce, dato che a studiarle son venuti anche da Genova, Bergamo, Milano, Firenze, Pisa, etc.

Recentemente c’è stato l’incontro al Teatro C per capire se ci sono possibilità di intervento o prospettive migliori per questa struttura liberty, bella ed elegante, ma nascosta da un “brutale” cavalca ferrovia e al quale stanno facendo “scacco matto” anche altri edifici a suo ridosso, destinati a residenze e le cui fondazioni son ben vicine al Monumento tutelato però dalla Sovrintendenza. Proprio quest’ultima nell'occasione di dialogo al TeatroC (Teatro delle Commedie in via Terreni) ha confermato che “non stanno mollando” e che anzi hanno fatto un elenco di tutti gli edifici abbandonati e fatiscenti con l’obiettivo di essere messi in “vetrina” per essere “adottati” da un qualsiasi “magnate” russo o cinese che con sua grande benevolenza si occupi di dar loro nuova vita. Certo che non sarà questa un’impresa facile, soprattutto con un cavalcaferrovia che non permette neanche di averne piena visione e poi con quelle residenze così vicine. Comunque sia confidiamo nel fatto che la Sovrintendenza non sta mollando la presa, ma anzi se ne sta occupando, infatti hanno anche detto che d’altra parte la struttura è in cemento e quindi praticamente destinata a morire, viste le aspettative di vita di questo materiale (circa 80-100 anni). Vi dico che il sistema adottato è il cemento col sistema Hennebique (cemento armato), se pensiamo che uno dei primi edifici costruiti con questo sistema è a Parigi, in rue Danton 1 e se guardate la foto sotto vedrete che il Palazzo è “vivo” e in uso, nonostante sia stato costruito nel 1898-1900, lascio a voi ogni riflessione in tal proposito!

 Palazzo del 1898-1900 in rue Danton 1 Paris (costruito da François Hennebique, uno dei primi sperimentatori del cemento armato)
la foto è stata estratta da qui .

Un altro problema sorto è quello di decidere quale funzione conferire alle Terme, effettivamente c’è da pensare anche su questo. Forse hanno appoggiato nel tempo l’idea romantica del restauro cioè nell'ottica raskiniana più estrema?


Giulia di FollowingYourPassion
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3 commenti:

  1. Ogni volta che passo dal cavalcavia e butto l'occhio giù verso le Terme mi viene da pensare a quanto sia un peccato che siano ridotte in quello stato. E a quanto sia stato miope chi ha permesso un cavalcavia lì. Se al suo posto ci fosse un passaggio sotterraneo, e con l'edificio in uso, la stazione invece che un ostacolo, avrebbe potuto (e potrebbe) essere un ottimo mezzo di accessibilità, persino a livello regionale.
    Spero che le cose prima o poi cambino, ma troppo spesso in questo paese si trasformano le opportunità in problemi.

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  2. Perfettamente d'accordo con la visione di jiwaki , ma la cittadinanza deve sostenere attivamente la valorizzazione delle terme .

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  3. + impegno
    + amore per la propria città
    + partecipazione
    = livorno si risolleva

    sarà una banalità, ma credo che sia così!

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