Foto Associazione Fotografica Il Salmastro |
Iniziamo la serie di interviste di Livorno Acoustics da uno dei cantautori livornesi attualmente più famosi a livello nazionale, Matteo Becucci. Attivo già da molti anni prima della vittoria a X Factor, Matteo è riuscito ad affermarsi e ritagliarsi uno spazio nel panorama musicale italiano con le sue canzoni pop d'autore. Per Livorno Acoustics ha eseguito "Mery" il primo singolo del suo nuovo album "Tutti quanti Mery", una canzone dolcissima interpretata in modo magistrale.
Sullo sfondo del video vedrete l'affascinante Chalet della Rotonda d'Ardenza, attualmente in completo abbandono, ma per fortuna in procinto di essere riqualificato da un progetto che lo riporterà al centro della vita della città.
Sullo sfondo del video vedrete l'affascinante Chalet della Rotonda d'Ardenza, attualmente in completo abbandono, ma per fortuna in procinto di essere riqualificato da un progetto che lo riporterà al centro della vita della città.
N.B. Prima di cominciare, ti avvisiamo che ogni intervista di Livorno Acoustics è suddivisa in due parti. La metà che leggerai qui di seguito è incentrata sugli aspetti legati al suo rapporto con le istituzioni e con la professione di artista, mentre l'altra metà che potrai leggere su Livorno Artistica approfondisce il processo creativo del cantautore.
1. DOPO AVER FREQUENTATO LA SCENA MUSICALE LIVORNESE E QUELLA NAZIONALE, CHE DIFFERENZE HAI TROVATO?
A Livorno, soprattutto tra i giovani, ci sono tante persone che fanno musica. Sono le istituzioni che dovrebbero imparare a dare spazio a questi giovani che suonano. Quando si vuole suonare in giro c’è sempre tanta burocrazia, tanti permessi. Secondo me dovrebbero lasciare un po' più di libertà, soprattutto ai ragazzi giovani che vogliono fare musica di farla anche in posti all'aperto senza spese. Già i locali in cui si fa musica sono pochissimi, ci vorrebbero più opportunità. Un concorso, una giornata, un'occasione in cui questi ragazzi si possano esprimere.
2. NOTORIAMENTE IL PUBBLICO È MOLTO PIÙ DISPOSTO AD ASCOLTARE LE COVER BAND RISPETTO AGLI ARTISTI CHE FANNO MUSICA INEDITA. QUALI DIFFICOLTÀ HAI INCONTRATO NEL PROPORRE LE TUE CANZONI?
Foto Associazione Fotografica Il Salmastro |
2. NOTORIAMENTE IL PUBBLICO È MOLTO PIÙ DISPOSTO AD ASCOLTARE LE COVER BAND RISPETTO AGLI ARTISTI CHE FANNO MUSICA INEDITA. QUALI DIFFICOLTÀ HAI INCONTRATO NEL PROPORRE LE TUE CANZONI?
Personalmente non ce la farei a fare la Tribute band di qualcuno. Magari potrei provare per un periodo limitato. Ma è qualcosa che si potrebbe fare come scuola. Un bellissimo esercizio musicale per dei giovani musicisti potrebbe essere quello di tirarsi giù una trentina di canzoni o l’intero repertorio di Elio e le storie tese e imparare molto, perché sono bravissimi a suonare. Questa sarebbe una cosa didatticamente corretta. Ma in quanto a creatività, quando fai una cover ci puoi mettere la creatività negli arrangiamenti, puoi prendere spunto dall'autore per arricchire a modo tuo, ma in genere la tribute band è appunto il tributo a un altro artista e chi lo fa seriamente cerca di essere proprio "tale e quale", come la trasmissione che ho appena concluso. La difficoltà di proporre le proprie canzoni c'è sempre stata e ci sarà sempre. Commercialmente, quando esci se non esplodi subito per tanti sei bruciato. C'è una difficoltà pazzesca ad entrare negli spazi radiofonici. Bisogna riuscire a farsi notare, in una maniera o nell'altra. Meglio se con delle belle canzoni, credo. E bisogna trovare qualcuno che creda in te.C'è un ragazzo livornese che adesso è stato preso a Sanremo Giovani, Enrico Nigiotti, che aveva già fatto Amici di Maria De Filippi. Quella è un'occasione per farsi notare e gli faccio il mio in bocca al lupo e speriamo che questa esperienza gli porti cose buone. Oppure adesso vanno di moda i talent show. Io stesso, nonostante non fossi più giovanissimo sono uscito da un talent. Gli stessi Elio e le Storie Tese, ma anche tanti altri gruppi, prima di trovare un discografico che credesse in loro ci hanno messo una vita. Però poi chi la dura la vince e la loro qualità è indiscutibile.
3. QUANTA INFLUENZA PENSI CHE ABBIA AVUTO LIVORNO SULLE TUE CANZONI E SULLA TUA CARRIERA?
Sulle mie canzoni una grande influenza, perché a Livorno c'è talmente poco che a uno gli viene voglia di inventarsi qualcosa. Sto scherzando, ovviamente. Non saprei dirlo. Penso che, comunque, anche se non risulta evidente, chiunque scriva si porti dietro il proprio background, il proprio mondo, il posto dove è nato, le persone che ha conosciuto, quindi è inevitabile che nelle mie canzoni, in quello che scrivo ci sia Livorno.
Sulle mie canzoni una grande influenza, perché a Livorno c'è talmente poco che a uno gli viene voglia di inventarsi qualcosa. Sto scherzando, ovviamente. Non saprei dirlo. Penso che, comunque, anche se non risulta evidente, chiunque scriva si porti dietro il proprio background, il proprio mondo, il posto dove è nato, le persone che ha conosciuto, quindi è inevitabile che nelle mie canzoni, in quello che scrivo ci sia Livorno.
4. QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ CHE HAI INCONTRATO NEL PASSAGGIO DA UN LIVELLO AMATORIALE A QUELLO PROFESSIONALE?
Prima di fare X Factor ho fatto molte cose, a vario livello. Durante l'estate mi mettevo le casse sulle spalle e le andavo a montare, ad esempio nel campeggio a Montescudaio dove andavo a suonare un paio d'ore con il mio amico chitarrista Franco Ceccanti, e alla fine me le smontavo da solo. Uscito da X Factor avevo cinque persone che portavano tutto per me. Poi un paio di anni fa, quando le opportunità di suonare dal vivo sono diminuite, ho ricominciato daccapo. Mi sono rimesso le casse in spalla. Adesso ho fatto "Tale e Quale" e per alcune cose che sto facendo c'è di nuovo qualcuno che mi porta le casse. Insomma, secondo me bisogna essere sempre pronti a "riprendersi le casse sulle spalle", andare a montare e suonare, perché poi alla fine quella è la cosa più importante. Non importa il momento di popolarità, quando vivi per la musica la cosa importante è farla.
Foto Associazione Fotografica Il Salmastro |
5. NELLA TUA ESPERIENZA A LIVELLO NAZIONALE, HAI INCONTRATO ESPERIENZE, PROGETTI CHE POTREBBERO ESSERE PORTATI A LIVORNO?
Spesso sono chiamato a fare il giudice nelle manifestazioni canore e devo dire che specialmente in veneto ho trovato una voglia di fare, un'intraprendenza da parte di molti giovani pazzesca. Però devo dire che là dove ci sono giovani intraprendenti, ci sono anche dei politici che li ascoltano. Altrimenti da soli non si può fare niente.Per quanto riguarda manifestazioni musicali, bellissima, per esempio, è l'iniziativa di Bolgheri Jazz. Una cosa del genere potrebbe essere fatta a Livorno. Si potrebbe fare un contest di musica Rap, skate o surf.
Spesso sono chiamato a fare il giudice nelle manifestazioni canore e devo dire che specialmente in veneto ho trovato una voglia di fare, un'intraprendenza da parte di molti giovani pazzesca. Però devo dire che là dove ci sono giovani intraprendenti, ci sono anche dei politici che li ascoltano. Altrimenti da soli non si può fare niente.Per quanto riguarda manifestazioni musicali, bellissima, per esempio, è l'iniziativa di Bolgheri Jazz. Una cosa del genere potrebbe essere fatta a Livorno. Si potrebbe fare un contest di musica Rap, skate o surf.
6. PER CONCLUDERE, UN APPELLO ALLA NUOVA GIUNTA COMUNALE. COSA POTREBBE FARE PER AIUTARE LA MUSICA A LIVORNO?
Come ho già detto, ascoltare i giovani e facilitare le persone che vogliono esprimersi. Materialmente, potrebbe concedere i luoghi pubblici che ha in gestione. Io stesso, insieme ad altre persone, anni fa provai ad organizzare una Festa di Livorno, per il 22 maggio (Santa Giulia, patrona di Livorno) ma ho trovato tantissime porte chiuse. Ecco, il comune potrebbe organizzare una Festa di Livorno il 22 maggio. E in quel giorno portare sul palco una selezione di gruppi musicali, personalità di Livorno, gli artisti più rappresentativi, gli sportivi e raccogliere fondi per una parte della città che ne ha più bisogno. Le idee ci sarebbero, poi ci vuole qualcuno che si faccia il "mazzo" per realizzarle, perché non è uno scherzo.
Foto Associazione Fotografica Il Salmastro |
Nessun commento:
Posta un commento