Effetti Immagini

martedì 27 gennaio 2015

"Home and..." La casa, dall'occhio fotografico di Caterina Angelica.



Angelica. Nossignori, non lo sto utilizzando come aggettivo. Non il nome di una bambina, né tanto meno quello dato ad una bambola. No, no e ancora no.

Angelica, in questo caso, è un cognome. Un cognome inciso sull'insegna di uno studio poco fuori dal centro, in Via De Sanctis 34.




La famiglia Angelica, cara al popolo labronico, porta avanti da generazioni il mestiere-capo di quest'era digitale. Un mestiere che, adesso, secondo molti, ognuno, purché dotato di uno smartphone, è in grado di esercitare: la fotografia.
Ebbene, se c'è chi si "prende gioco" di questa arte (che arte non è, purtroppo), c'è ancora chi le dà vita, come ad una vera e propria creatura dotata di intelletto. C’è ancora chi crede nell'antico mezzo fotografico e sfrutta nozioni acquisite di generazione in generazione, per creare qualcosa di unico, qualcosa di mai visto o, semplicemente, di reinterpretato.
 
Se un po' di tempo fa, infatti, vi ho introdotto all'ennesimo, quanto affascinante, lavoro del fotografo Luigi Angelica (leggete qui), lasciate che vi parli adesso di chi ha seguito le sue orme. Vuoi per passione, vuoi per mandare avanti il nome della famiglia, Caterina Angelica ha, di fatto, preso in eredità la maestria del padre, donandole una linea personale, unica nel suo genere. Caterina ha iniziato la sua carriera con lo shooting fotografico Damned soul, un gioco di bianchi e neri dove la Donna è protagonista assoluta, nella devastazione e nella rinascita di se stessa. I soggetti animati hanno continuato ad appassionarla nel successivo lavoro, Acquatico, dove acqua e luce giocano assieme in turbini cromatici senza eguali. 
 

Tuttavia, cinque anni fa, la fotografa ha deciso di togliere la "s" e di dedicarsi interamente agli oggetti, investigando ancora più a fondo, confrontandosi con i colori di suppellettili inanimati. Caterina ha deciso di scavare nell'intimità degli oggetti in dettaglio ma, per farlo, ha voluto entrare nell'intimità stessa dei loro proprietari, per carpirne la storia, il loro passato e in che modo siano diventati parti essenziali di un arredamento scelto nel particolare. Un caso fortuito, in realtà, l'ha condotta a cimentarsi in questo nuovo mondo fatto di piccole cose che hanno molto da dire: il proprietario di una villa a Montenero, appena ristrutturata, era deciso ad arredarla con pannelli fotografici che raccontassero un po' la città, o comunque che racchiudessero l'essenza di qualcosa che andava oltre lo scatto, oltre il semplice sguardo. Riarredare la casa con un punto di vista diverso degli stessi oggetti che la componevano. 


Ecco l’idea che le è balzata in mente. Il taglio, la soggettiva, il colore, la luce: tutte prospettive personali. Il tutto ottimizzato dal fatto che Caterina viene ospitata dai proprietari di tali oggetti, da coloro che li hanno elevati al merito per poter far parte del loro gusto, del loro appartamento, della loro vita di tutti i giorni. Per questo, successivamente, è stata vista fondamentale la collaborazione con architetti del settore, con persone che lavorano con l'arredamento, con i materiali da tutta una vita. Per questo è importante, oltre che fondamentale, conoscere il tipo di materiale utilizzato, per sapere in che modo la luce lo colpisce. Solo in questo modo Caterina crea un feeling con l'oggetto e con il suo proprietario, una sorta di empatia enfatizzata dall'obiettivo fotografico, colui che vede ciò che gli viene chiesto, colui che guarda senza giudicare, che semplicemente reinterpreta ciò che in realtà già c'è, ciò che non deve essere spostato o toccato ma solo immortalato. 
Ecco quindi il modo in cui Caterina esprime se stessa, esprime il suo sentire e il suo vedere. Un modo diverso, dietro cui non vuole cercare di nascondersi, ma grazie al quale si irradia, si mostra attraverso particolari essenziali, non semplici oggetti posseduti, ma scelti con cura, con minuziosa attenzione per diventare parte importante e necessaria di una struttura di cui non dobbiamo sottovalutare il potere, una costruzione che ogni essere umano cerca per tutta la vita: la casa, un tetto e quattro mura che non giudicano e che permettono, quindi, di sentirci appieno noi stessi. 




Vorrei concludere questo articolo con uno slideshow realizzato concretamente da Caterina. In questo modo potrete sentire, e quasi toccare da vicino, il mondo di questa variopinta artista, di questa brava e simpatica fotografa. 







 Giulia Barini









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