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giovedì 15 gennaio 2015

Vecchia serie B, nuovo Livorno?

Oggi nasce, con questo articolo, qualcosa di nuovo, qui, sulle colonne di Occhio Livorno. Nasce una rubrica che parlerà di calcio, che si chiamerà Triplice Fischio. Vogliamo però tranquillizzare tutti coloro che seguono e leggono Occhio Livorno: stiamo lavorando affinché non solo il calcio occupi il nostro blog, perché, come ho scritto in un post di qualche mese fa, "Lo Sport è Cultura" e non c'è niente di più bello che poterlo raccontare nelle sue varie sfaccettature. Vogliamo che lo sport possa diventare una parte importante di questo blog e in questo ci impegneremo. Intanto, godetevi questo.

Dopo quasi un mese di pausa, sabato sarà di nuovo campionato. Non la serie A, certo, già ricominciata da due giornate, che hanno portato in dote un bel Juve-Inter, un bellissimo derby di Roma e poco altro. Continuano a dominare i bianconeri, inseguono i giallorossi, mentre le altre squadre, lontane e rassegnate, si contendono lo scudetto dei "poveri": la terza piazza che significa preliminari di Champions. Attendiamo, trepidanti, che i nuovi innesti del mercato invernale (Shaqiri, Diamanti, Cerci) accendano qualche scintilla in più, in un campionato che, purtroppo, non è il massimo del divertimento. Il campionato che sta per ricominciare è invece quello di serie B, che al contrario del fratello maggiore, è da qualche anno imprevedibile, appassionante e godibilissimo. 24 punti racchiudono 22 squadre: ne ha 43 il Carpi, primo della classe; ne ha 19 il Cittadella, ultimo. La grande favorita Bologna si è ripresa negli ultimi mesi portandosi a quota 34, dopo un inizio stentato, mentre la neopromossa Perugia, schiacciasassi nelle prime giornate, sembra aver esaurito la straordinaria spinta iniziale. Più di un pretesto per guardarla, questa serie B, soprattutto per chi, come noi, ha particolarmente a cuore le sorti del Livorno.

 Già, il Livorno. Che vento tira in casa amaranto? Aria nuova, come dopo una spalancata di finestre; come ben saprete, via Gautieri è arrivato a guidare la squadra Gelain, ex allenatore della Primavera, ma soprattutto ex numero due di Nicola, che da queste parti significa garanzia di competenza e preparazione. Difficile che faccia miracoli, il nuovo mister, a cui la piazza e la dirigenza chiedono di dare un'anima e un gioco ad una buonissima squadra, che nel girone di andata è parsa sostenersi solamente sulle invenzioni di ottimi singoli come Siligardi, Vantaggiato, Galabinov e via dicendo. La dirigenza, d'altro canto, dovrà darsi da fare per sostenere in maniera concreta la nuova guida tecnica: un centrocampista dai piedi buoni, il primo della lista della spesa. Il classico regista, più veloce di pensiero che di gambe, l'uomo al quale mister Gelain dovrà affidare le chiavi della squadra per proseguire in una cavalcata che non pare impossibile. Obiettivo? Ovviamente la serie A, in un anno particolare, quello del Centenario. Auguri Livorno!
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