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martedì 23 aprile 2013

La Città Ingrata

Chiunque si interessi di arte e di tutto ciò che essa riguarda, di certo si è reso conto di tutti i limiti della città livornese. Arti visive, drammatiche, cinematografiche e molte altre, sono ostacolate da un'assurda mentalità provinciale e chiusa, che, solitamente, si abbatte contro le innovazioni e contro gli avventori di altre città e che si trasforma in una gabbia anche per chiunque voglia misurarsi in qualsiasi campo e magari non essere perfettamente conforme alle mode e agli interessi livornesi.
E allora capita che questa riflessione porti molti a dovere andare lontano dalla città che amano per poter coronare i propri sogni e senza dover essere puntualmente sminuiti e derisi.
Un pensiero che è stato colto anche dal cantautore Vinicio Capossela nel brano intitolato a Modì,
"...perché Livorno dà gloria soltanto all'esilio e ai morti la celebrità..." ( Qui il video)
Un fotomontaggio splendido sul nuovo PalaModì,che mi è stato inviato su Fb.Chiunque ne fosse l'autore può contattarmi,cosi da poter essere correttamente menzionato.

Eppure probabilmente Capossela è stato anche fin troppo ottimista, perché, con tutta probabilità, questa città non dà celebrità neanche alla morte.
Capita così che Amedeo Modigliani, pittore affermato in tutto il mondo, che in vita a Livorno è stato ampiamente deriso, anche oggi finisce nel dimenticatoio.
Folle e ingiusto continuare a pensare che il pittore non è livornese solo perché ha vissuto gli anni più importanti in Francia (per la verità ha passato più tempo a Livorno che in qualsiasi altra città),
falso dire che odiasse Livorno: semplicemente lui è stato una delle tante vittime di questa chiusura mentale, ignoranza, superficialità livornese. Modigliani amava Livorno e sicuramente un giorno ci sarebbe tornato.
Ma il pittore completamente dimenticato, deve addirittura contendersi con Gramsci (lui certamente non livornese) il titolo per l'ex PalaAlgida, vincendo di stretta misura(qui l'articolo).
Una contesa che sarebbe potuta essere giustificata solamente se avesse visto come avversario del pittore, un livornese, magari uno sportivo.

Ma Modigliani non è né il primo né l'ultimo dei tanti nostri concittadini che è stato dimenticato e deriso,
un altro esempio illustre ci viene da Pietro Mascagni, di cui a dicembre ricorrerà il 150° compleanno, ma a Livorno non si pensa di organizzare niente, neanche la stessa cortesia che è stata usata per il poeta G.Caproni, quando si è festeggiato il centenario, con vari eventi e con cartelloni e totem turistici.
La statua di Mascagni,
continuamente vittima di attacchi vandalici,
non sarebbe meglio esporla altrove=
In questo, probabilmente, influisce anche il fatto che il compositore di fama internazionale avesse come tanti altri appoggiato il governo fascista.

Sono tantissimi i figli di Livorno, osannati fuori dalla città ma qui dimenticati o additati come falsi livornesi.
P.Ciampi in un murales di Mart,foto di
LivornoDP
Si offende lo schermidore Aldo Montano, si minimizzano i suoi successi, anche la medaglia d'oro ad Atene. Ci si prende gioco del successo altrui, come quello del regista Paolo Virzì o di altri personaggi dello spettacolo.
Mi ricordo che in molti sparlavano di Cristiano Lucarelli, prima che tornasse a Livorno.
Elencarvi tutta la lista sarebbe veramente troppo lungo e troppo doloroso.

Ma se personaggi di questo calibro hanno le spalle abbastanza grosse per sostenere questa delusione,
altrettanto non lo è per tutti gli artisti, sportivi, studiosi, ecc... che non avendo raggiunto la fama, cercano di impegnarsi nella propria città ma vengono sistematicamente messi da parte.
Non lo è per gli artisti che espongono i propri quadri, ma vedono poco entusiasmo da parte di una città troppo tronfia per cercare di sostenerli, ma lo stesso vale per i letterati, i musicisti, gli sportivi, ragazze che partecipano a Miss Italia e che quindi devono aver per forza agganci o peggio ancora...
Montano con il prefisso di Livorno,si sentirà Livornese?

Ma seriamente, a cosa serve questo?
Perché non si sente l'orgoglio e la voglia di sostenere un'iniziativa o una persona, anche solo perché è Livornese?
Io sono sempre molto orgoglioso quando sento nominare la nostra città o qualche personaggio ad essa legata e quando vedo gli sportivi livornesi farci onore (anche in una squadra di calcio che odio,ogni riferimento a Chiellini è casuale). Cerco di partecipare alle mostre di emergenti, ai loro concerti ed alle altre iniziative.
Perché la città ha tanti problemi, tanti rivali e avversari, sia in campo economico che amministrativo e non ha proprio senso frazionarsi e guerreggiare fra noi.
Non ha senso disertare agli eventi sportivi, siano essi voga, scherma, basket...
Né tanto meno ha senso invidiare la gloria altrui e cercare di ostacolarla.

Quindi pensiamoci bene,
non c'è vantaggio nel volerci male e non serve a niente comportarsi come un piccolo paese di provincia.


Viva Livorno e viva i Livornesi.

Ako



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