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giovedì 21 gennaio 2016

Svegliati Livorno, è ora di essere civili

In vista della discussione al Senato del Decreto Legge sulle unioni civili, è stata indetta per sabato 23 gennaio una mobilitazione nazionale dalle principali associazioni LGBT italiane (Arcigay, Arcilesbica, AGEDO, Famiglie Arcobaleno, MIT). Saranno ottantasette le piazze in cui si manifesterà. Anche Livorno si prepara al corteo organizzato dal circolo L.E.D Libertà e Diritti Arcigay Livorno.

"La mobilitazione  organizzata a livello locale da Arcigay Livorno, Arcilesbica Pisa, AGEDO Toscana Gruppo di Livorno e Famiglie Arcobaleno Toscana ha come scopo la richiesta al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese", afferma Luca Mazzinghi, Presidente di L.E.D "La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati". Una manifestazione quindi che ha obiettivi ben precisi, volta a ribadire che l'Italia necessita di una legge che riconosca diritti spesso ignorati e che si spera venga attuata al più presto.
  
Una manifestazione nazionale che ha trovato molta partecipazione, coinvolgendo moltissime città italiane. Le città della Toscana, da sempre una delle Regioni più "gay friendly" (per esempio è la prima a dedicare una sezione apposita per il turismo gay friendly sul suo portale ufficiale), saranno tutte mobilitate. "Il Granducato di Toscana si è sempre distinto da altri Stati italiani rinascimentali per la sua attenzione rivolta ai diritti e alle libertà dei propri abitanti. La Toscana resta ancora oggi, confermando la sua vocazione, una delle Regioni italiane più innovative in materia di diritti riconosciuti. La Legge Regionale n. 63, del 15 novembre 2004 'Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall'identità di genere', dando valore alla differenza piuttosto che all’omologazione, questo è un esempio di questa emancipazione. Inoltre il Consiglio regionale toscano ha approvato una mozione in sostegno del disegno di legge che disciplina le coppie di fatto e le unioni civili il 19/01/2016".

Ma quale è la situazione a Livorno? Il Presidente L. Mazzinghi dichiara che da quasi due anni, con la nuova amministrazione, è stato possibile fare passi da gigante: "uno strumento molto efficace ed attivo è il tavolo 'Livorno Rainbow_Coordinamento LGBTQI' che raggruppa associazioni e persone che attivamente vogliono contribuire alla parità di diritti e doveri nella cittadina livornese. Uno dei traguardi ben riusciti è stato l’istituzione del registro delle unioni civili nel comune di Livorno il 10 dicembre 2014".
Libertà e Diritti, nata nel 2013 a seguito dell'organizzazione del flashmob a Cecina per la giornata mondiale contro l’omofobia, rappresenta un punto fermo per la comunità LGBT della Provincia di Livorno ed è molto attiva su tutto il territorio proponendo diverse attività volte alla sensibilizzazione al diritto di uguaglianza e alla lotta alla discriminazione. "Le nostre attività principali sono gruppi di aggregazione per realizzare eventi come rassegne culturali per esempio 'Love & Pride' giunta alla quarta edizione grazie alla collaborazione di un nostro socio Francesco Belais, oppure eventi musicali come, grazie all’amministrazione attuale, lo spettacolo di Platinette ad 'Effetto Venezia' 2015 e il party 'Effetto Miami' con Regina Miami. Per quanto riguarda le nostre battaglie uno dei nostri successi è stato entrare nelle scuole superiori e medie nel territorio della provincia di Livorno con progetti che vanno ad abbattere molti luoghi comuni sulla comunità LGBTI, ma soprattutto contrastare la fantomatica teoria gender che è dannosa per gli studenti, ma anche per i genitori. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla Rete degli Studenti Medi di Livorno; perché quando la nostra associazione entra nelle scuole vuole insegnare che la diversità è la vera condizione naturale di tutti gli esseri viventi ed è, pertanto, ciò che più ci accomuna al di là di ogni etichetta o appartenenza."
Sabato il corteo partirà alle 15 da Piazza Attias e vedrà la partecipazione di alcuni componenti della giunta comunale di Livorno e Pisa.
L'impegno dell'amministrazione della nostra città verrà inoltre simbolicamente manifestato al termine del corteo in Piazza del Municipio, dove verrà consegnata la bandiera arcobaleno alla Vicesindaco, per essere affissa sulla terrazza del Comune. Un simbolo per ribadire che Livorno sostiene l'uguaglianza e l'equità nei diritti.


#SVEGLIATITALIA



Ringrazio il Presidente Luca Mazzinghi per la disponibilità.

Federica

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