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giovedì 5 giugno 2014

Elezioni 2014: non succede, ma se succede...


Domenica 8 Giugno sarà il giorno del ballottaggio, ultima fase di questa tornata elettorale, io voterò Nogarin, vi spiego perchè!

Voglio fare una premessa: quello che segue è il mio pensiero e non intende rappresentare il punto di vista condiviso di tutti i collaboratori del blog, perciò se non vi troverete d'accordo con le mie affermazioni, saprete con chi prendervela, così come potete smettere di leggere da subito se la mia opinione non vi interessa.


Se di una cosa ero sicuro diverse settimane prima delle elezioni, era che non avrei dato il mio voto al PD, artefice a mio avviso della gran parte delle disgrazie di Livorno, né a Filippo Nogarin del M5S, decisione maturata un po' per alcune scelte del Movimento\Grillo a livello nazionale, un po' perché secondo me anche a livello cittadino il Movimento conta tanti difetti e colpe, fra le tante una pessima campagna elettorale, una disorganizzazione tangibile a livello mediatico (perfino sui canali web), e anche perché Nogarin è stato l'ultimo a rispondere alla nostra intervista.
Non che tutti gli altri candidati abbiano risposto in tempo: Amadio e Ruggeri non ci hanno proprio risposto, ma Nogarin è stato quello che sicuramente ci ha fatto penare di più, nonostante le diverse rassicurazioni di riceverci, siamo stati sballottati da un referente all'altro, e abbiamo ricevuto le risposte alle nostre domande solo la mattina delle elezioni. Forse è un pensiero infantile, ma mi son detto “ Un candidato sindaco che non ha interesse a incontrare dei giovani cittadini, ne avrà ancor meno quando avrà la carica”.
Ad onor del vero, va detto che avevo già chiaro in testa chi votare, e parlo di BuongiornoLivorno, partito che mi ha colpito per l'entusiasmo dei partecipanti e per la preparazione e passione del candidato  Andrea Raspanti, e a quanto pare, non devo essere stato l'unico a pensarla così. Il grande risultato non è bastato però a portare Raspanti al ballottaggio, ma è stato sufficiente per costringere il PD ad affrontare un secondo turno, cosa che, come tutti sapete, non accadeva da 70 anni, e che in una città come Livorno ha dell' incredibile.

Fra pochi giorni, saremo tutti nuovamente chiamati a scegliere fra Marco Ruggeri del PD e Filippo Nogarin del M5S, e la mia scelta cadrà fermamente sul secondo.
Sono tanti, troppi i motivi che mi portano a questa scelta, e non me ne vogliate se alcuni di questi li condivido con voi; non posso nasconderlo, i motivi sono soprattutto i demeriti del Partito Democratico.
Un partito che, a mio avviso, ha le colpe maggiori nel declino della mia città essendo stato continuamente al governo senza sapere interpretare le esigenze di Livorno, non solo compiendo scelte sbagliate ma scoraggiando i cittadini  a partecipare alla vita pubblica, esasperando e burocratizzando i contatti fra cittadino e amministrazione.
Innumerevoli le volte che, grazie al mio coinvolgimento per un breve periodo in un partito politico, e successivamente nell'associazionismo, ho potuto sperimentare di persona quanto sia difficile confrontarsi e dialogare con i rappresentanti delle amministrazioni e i loro uffici. E questo diventa sistematicamente un problema, quando si vuole concorrere alla vita della città, ad esempio con l'intento di promuovere eventi e iniziative culturali o altro.
Tutte le volte che ho voluto portare avanti un'iniziativa (sia tramite associazione che personalmente) mi sono sempre trovato l'Amministrazione come ostacolo insormontabile, assessori restii a rispondere alle mail e alle richieste di incontro, e che quando lo fanno, passano il tempo a leggere il giornale, concludendo qualsiasi discussione con un generico "...Non ci sono i soldi", o comunque prendendo impegni di cui presto si dimenticano. Ho sentito assessori disinformati dire che la Fortezza Nuova è del '700, come altri (ma forse lo stesso) che si arrogavano il diritto di scegliere quale forma artistica fosse morta e quale in auge, così come c'è chi non si è vergognato di dire "Modigliani non è livornese". Ci sono poi gli uffici tecnici con relativi responsabili e stuoli di segretari, e anche quando ho provato a mettermi in contatto con questi, i risultati sono stati spesso infruttuosi, notando anche difficilmente rispettano gli orari di ricevimento segnalati sul sito del Comune.
Ho incontrato queste e molte altre difficoltà quando mi sono rapportato con l'Amministrazione e tante, troppe volte mi son sentito frustrato e ignorato, quasi da convincermi ad abbandonare tutto. Posso quindi  immaginare quanti giovani e non, abbiano desistito dopo tante complicazioni. Posso assicurarvi che questo atteggiamento non viene tenuto solo con i cittadini, ma anche con soggetti esterni alla città, spesso desiderosi di investire o di apportare un contributo qualsiasi a Livorno, che vengono invece ricambiati con il più totale disinteresse.
Ovviamente non sono solo queste critiche al mero aspetto organizzativo e comunicativo del PD, che mi hanno portato a scegliere di votare il sindaco dei cinquestelle, ci sono infatti tutti gli errori politici del partito: dalla mancanza di audacia nel formulare proposte e di tempismo nello sfruttare opportunità, alle promesse mai mantenute, alla mancanza di un progetto complessivo che porta a fare rari e imbarazzanti interventi in città, la cui attuazione nella maggior parte dei casi è così lenta, che quando vengono realizzati si rivelano sorpassati e non incisivi (i monitor in Borgo e il Bike Sharing per citarne alcuni). Ci sono poi i rapporti clientelari su cui il PD livornese ha costruito il suo impero: sarà impossibile così vedere volti nuovi a coprire i ruoli manageriali più importanti (Piccini da PortAuthority a Porto2000 docet),ci sono interessi che il più delle volte costringono la città a uno stato di perenne immobilismo, e a utilizzare i pochi interventi solo per il tornaconto di pochi ( il canale di Viale Caprera ultimato il quale, ci siamo accorti di non aver soldi per il ponte, o il preoccupante progetto di sventare piazza del Luogo Pio per far spazio ad abitazioni, sono casi lampanti).
Così come, a mio avviso, il partito di Ruggeri è stato sempre il maggior avversario dei giovani, assecondando le richieste dei pensionati (principale bacino di voti PD) e ignorando costantemente le esigenze dei giovani (siano esse lavorative o di intrattenimento). Altra colpa che imputo a questo PD (e in questo ovviamente i cittadini sono complici) è quella di aver fatto perdere un'identità a questa città, e anche qui si sprecano i casi da portare ad esempio, ma fra tutti mi piace ricordarvi che neanche sono stati capaci di valorizzare un punto fondamentale della storia e le origini del loro partito come il Teatro San Marco.
Per tale motivo non mi identifico con un partito che sotto ogni aspetto si è compromesso e che in misero modo ha portato avanti la campagna elettorale, mirata a screditare l'avversario con assurde accuse di fascismo e imputandogli vere o presunte colpe riconducibili al Movimento a livello nazionale, accanendosi su tutti quei candidati sindaci che hanno deciso di appoggiarlo al ballottaggio. Perdendo di fatto l'ennesima occasione, in questo caso quella di prender spunto da queste critiche per  far ammenda pienamente delle colpe delle passate gestioni e per divenir più umili e aperti al confronto, preferendo invece accusare gli elettori di aver fatto una scelta di "voto contro", senza provare a capire che quel voto non è contro, ma a favore di un progetto politico complessivo che il PD non è capace di garantire.
Ma che la credibilità del PD livornese sia compromessa è ormai palese a tutti, e non parlo solo del rapporto con gli elettori, ma perfino del feeling col PD fuori dai confini livornesi, da Renzi che snobba per due volte l'idea di venire a Livorno per la campagna elettorale, e il presidente della Regione e i sindaci delle altre città toscane che non hanno mancato in varie occasioni di tener fuori la città da collaborazioni e progetti.
Ho maturato questo risentimento verso il PD, nonostante per tradizione familiare gli fossi piuttosto affine e lo avessi votato alle scorse amministrative, e con la consapevolezza che fra le fila di esso militano decine e decine di persone e amici competenti e oneste, a cui per fortuna a questa tornata è stato dato maggior spazio in lista.
Eppure stavolta non ci credo, il PD e il suo candidato Ruggeri non possono garantire una discontinuità indispensabile per Livorno e anzi mi sembrano continuare ad  appropriarsi di modi e tecniche tipiche di un vecchio modo di far politica, quel modo tutto Italiano in cui nessuno ha mai colpe e si tende a dimenticare tutto troppo presto.
Per queste e diverse altre ragioni, Domenica 8 Giugno voterò convintamente Nogarin, nella speranza che finalmente la mia città possa realmente cambiare, per tanto non arrabbiatevi se spolvero come augurio uno vecchio slogan della tifoseria romanista:


"NON SUCCEDE... MA SE SUCCEDE"


Ako


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5 commenti:

  1. Complimenti per l'analisi lucida e precisa della sitazione cittadina! Chissà che non succeda davvero...

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  2. Non succede, ma se succede... arriva anche la CNN!!!

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  3. Livorno ha bisogno di cambiare, spero che questo sia stato recepito da entrambe le parti indistintamente !

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  4. ma sei un veggente ... screrzando avevi ragione da vendere le cosa scritte sono assolute e condivisibili

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  5. Non sono un veggente, diciamo che il PD ce l'ha messa proprio tutta per perdere! Comunque la si pensi, sosteniamo questa amministrazione perchè Livorno deve ripartire.

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