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lunedì 1 giugno 2015

"Siate folli, siate affamati" - Il sogno dei Camminatori Folli diventa realtà

Riecheggiano ancora nell'aria le note di "Beautiful day", colonna sonora di una giornata memorabile. Ieri pomeriggio il Parco Pertini, ex Parterre, ha accolto una folla di bambini, famiglie e associazioni per l'inaugurazione del primo Parco Inclusivo livornese nato in soli 180 giorni dalle menti dei "Camminatori Folli".


L'attesa e le frementi aspettative si sono sciolte al momento del taglio del nastro con un caloroso applauso che immediatamente ha accompagnato la folla verso l'area giochi. 

Lo spazio del Parco Inclusivo, secondo in ordine di grandezza in Italia, raccoglie attività per bambini disabili e normodotati coinvolgendoli, condividendo così insieme il tempo e il divertimento. 
La struttura, creata dall'azienda Legnolandia, vede l'impiego di un'altalena per disabili utilizzabile esclusivamente con sedia a rotelle, un'altra altalena inclusiva a forma di cesta e percorsi interattivi con giochi inclusivi.
Nella gioia della festa e dei mille ringraziamenti cerco di rubare qualche minuto al Presidente dell'Associazione dei "Camminatori Folli", Stefano Santomauro, per fargli qualche domanda, riportando in sintesi l'entusiasmo delle sue parole.


Intanto grazie e complimenti per questa bella giornata, vi sareste mai aspettati un successo così grande all'inizio dei vostri passi?
Dietro a tutto questo c'è un elemento di incoscienza enorme, ma oggi possiamo dire che ce l'abbiamo fatta e siamo molto contenti.  
L'inizio della raccolta fondi è stata subito coinvolgente attraverso la proiezione di nostri filmati e di cene a favore di questa iniziativa tanto da raggiungere nel giro di appena 10 giorni la cifra di 10 mila euro. Anche se il traguardo dei 37 mila euro era ancora molto lontano non ci siamo fermati e da settembre a gennaio abbiamo continuato ad organizzare eventi; infine gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da una forte gara di solidarietà in cui venivano organizzate iniziative autonome con donazioni di ogni entità.
Questo vuol dire che c'è stata una buona comunicazione tra noi e la cittadinanza e forse il segreto è stato di non aver mai nascosto le nostre intenzioni. Noi siamo un gruppo un po' così "quello che si dice si fa" probabilmente se non fossimo arrivati a 37 mila euro ci saremmo fermati ad un'altra cifra ma grazie a tutti quanti, a questo enorme successo, abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati; anzi ormai si è creata una rete di partecipazione enorme che è bella e ci rende orgogliosi.
In tutto questo percorso quali sono stati i vostri ostacoli?
Sicuramente il mondo della disabilità è un mondo vario ed è la prima volta che la affrontiamo; aprire un Parco Inclusivo non è stata un'impresa facile ma le lettere che abbiamo ricevuto e mai reso pubbliche, le centinaia di famiglie che ci hanno scritto incitandoci e facendoci i complimenti per quello che stavamo realizzando a Livorno, per noi, è stata la spinta più grande.
Difficoltà vere e proprie non ne abbiamo incontrate. Le tempistiche sono state ampiamente rispettate, è andato tutto bene anzi i lavori sono finiti anche quattro giorni prima del previsto, siamo stati molto fortunati.
Una cosa che ci tengo a dire i soldi per questo Parco sono stati donati tutti dai cittadini e questa è la più bella vittoria dei "Camminatori". Con questa Amministrazione ci siamo trovati benissimo, i tecnici del Comune sono stati fantastici e si sono messi a nostra completa disposizione.
Non essendo un'associazione che organizza eventi, ma 7 amici che si ritrovano il venerdì sera a bere una birra, due, tre, e poi si parte per i nostri viaggi a piedi all'avventura, realizzare una giornata come quella di oggi non è stato facile e probabilmente le difficoltà incontrate sono state più al nostro interno di gestione comune per la buona riuscita di tutto questo evento; ma alla fine quest’esperienza è stata come uno dei nostri viaggi, si parte con un'idea "folle" e si va dritti verso la meta e questo Parco ci rappresenta e ne siamo molto contenti.
   
Quali saranno i vostri prossimi progetti?
Con l'iniziativa di oggi l'asticella si è alzata di non poco, riceviamo richieste da moltissime persone anche se non si pubblicizza più di tanto, ma basta andare sul sito o sulla pagina Facebook; ci stanno scrivendo da tutta Italia chiedendo aiuto e oggi, qua, tra la gente ci sono delegazioni da Piombino, Pontassieve, Rimini, Lucca, Empoli per vedere quello che abbiamo fatto. 
Noi non lo facciamo di lavoro e spesso conciliare il tutto non è facile e grazie anche ai molti volontari che ci vengono dietro cerchiamo di fare il possibile ma per il momento ancora non sappiamo cosa andremo a fare, sicuramente di cose da fare ce ne sarebbero tante ma per ora ci godiamo questo momento e vedremo quello che sarà.

La lascio a questo momento di gioia davvero fantastico ed è bellissimo anche vedere che avete ridato vita al Parco cittadino ingabbiato ancora tra edifici abbandonati.
Sì, da quando sono iniziati i lavori la fontana all'ingresso del Parco che era ferma da parecchio tempo, ad esempio, è stata rimessa in funzione; il Comune ha partecipato attivamente alla nostra iniziativa realizzando la strada di accesso per arrivare all'area giochi di fondamentale importanza e altre cose che ci hanno reso molto felici nella speranza che tutto ciò prosegua.
Sicuramente Livorno ha bisogno di questi momenti di aggregazione in quanto è una città molto generosa che deve trovare gli stimoli giusti.
Per noi l’importante è vedere un bambino che sale sull'altalena e ride e come dicevo in apertura del Parco "fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce" e oggi tutta questa gente è la foresta che fa festa.
A noi la Livorno che piange non ci piace, ci sono tantissime famiglie belle e noi vogliamo questo. Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo Parco e contributi come "Gli amici di Ottavia" che mi preme di ricordare ma te ne potrei raccontare tanti altri. 
È una bella Livorno e noi siamo contenti di essere su quest'onda, ci godiamo questa giornata e vedremo tutto quello che potrà accadere.

Grazie infinite per la sua disponibilità e la ringrazio ancora come cittadina.
Alla prossima avventura,
Silvia B.











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