Speciale Elezioni 2014 Blog Occhio Livorno: Intervista a Elisa Amato Nicosia, un passato nel settore dell'educazione come dirigente scolastico e provveditore agli studi, e ora candidata sindaco per Forza Italia
1) Le chiediamo di presentarsi, di parlare di sé, del suo percorso formativo, professionale e politico, spiegandoci il motivo per il quale ha deciso di avanzare la sua candidatura a Sindaco.
<<Sono sposata con due figli; laureata in matematica, sono stata prima insegnante, dopo (per anni) dirigente scolastico e successivamente provveditore agli studi in molte province toscane. Considero l’attività amministrativa un modo per rendere un servizio alla città. Sono convinta che con l’impegno, la passione e la competenza si possono cambiare tante cose. Per me non è stato facile decidere di accettare la candidatura, perché sono consapevole di cosa ci attende per i prossimi anni. E’ finito il tempo della demagogia, delle illusioni e delle facili promesse. Opererò nell' interesse della città per la sua crescita, con grande entusiasmo e determinazione>>.
2) Descriva sé stessa con sei aggettivi, tre positivi e tre negativi, motivando ognuno di essi.
<<Onesta, coerente, concreta: si spiegano da soli. Per gli altri tre mi ritengo una maniaca della puntualità, talvolta troppo indulgente, incapace di arrabbiarmi: li considero negativi perché sono convinta che si possa portare in politica il mio modello (nella vita non ho mai chiesto nulla e ho ottenuto tutto con merito) anche se tutti mi dicono che non sia possibile. Mi piacerà stupirli>>.
3) Le prossime elezioni amministrative saranno caratterizzate da un'esasperata frammentazione politica, con la presenza di nuove formazioni politiche e molte liste civiche; Secondo lei qual è il motivo di questa divisione? Sono così davvero tanti gli ideali in cui i cittadini si riconoscono?
<<Certamente disagio e difficoltà della politica hanno favorito una spinta di questo genere; alla base c’è una scontentezza di fondo.
Bisognerebbe chiedere ai vari esponenti delle liste civiche perché si
sono candidati; non mi arrogo certo il diritto di rispondere per gli altri>>.
4) A Novembre 2013, Paolo Virzì, noto cineasta livornese, in un repentino scambio di tweets sull'eventuale organizzazione di un Festival del Cinema a Livorno, disse << era evidentemente una battuta, a Livorno manca tutto anche il senso di realtà>>. Di fronte a un affermazione di questa portata fosse stata nelle vesti di Sindaco, come avrebbe risposto?
<<Virzì non accusava Livorno, ma la sua amministrazione. Come sindaco
avrei dovuto difendere la città se essa fosse stata attaccata da un suo
concittadino; ma nel caso specifico il regista si riferiva a come viene
utilizzato male il denaro pubblico per "Effetto Venezia". Quindi era
una critica alla giunta: io da sindaco avrei agito bene, prima, per evitare di
meritarla.
Livorno è una città deculturalizzata, spenta; Virzì, indubbiamente con
una forte sensibilità culturale, ha dimostrato di conoscere bene Livorno: gli
direi di venire a Livorno a fare parte della mia giunta per darci una mano a
cambiare questa città>>.
5) Descriva Livorno con sei aggettivi, tre positivi e tre negativi, giustificando ognuno di essi
<<Negativi: immobile da anni perché governata sempre dagli stessi,
ingessata e impaurita a volte di andare contro il potere precostituito. Positivi: ricca di risorse umane, in particolare i giovani; bellissima; speranzosa di cambiare>>.
6) Vista l'impossibilità di enunciare tutto il programma, vogliamo chiederle di parlarci di quei temi strettamente legati al nostro blog, come il mondo dei giovani e le loro esigenze. Pensiamo al tasso di disoccupazione tra i più in Italia, alle poche iniziative inerenti la formazione professionale, ma anche quelle dirette all'intrattenimento, spesso sporadiche e colpite da generale intolleranza della cittadinanza. Cosa pensa di fare, in proposito, la vostra formazione politica, qualora avesse rappresentanza in Consiglio Comunale?
<<Il mio programma,
scaricabile da www.elisaamatonicosia.it
dedica molto spazio ai giovani: cito alcuni
punti essenziali. Per quanto riguarda il lavoro, prevede rilancio del
porto e micro-credito per agevolare la nascita di nuove imprese; sul fronte
economico, pensiamo a una card giovanile con sconti finanziati anche dai
privati, attraverso convenzioni; alla
voce socialità intendiamo creare uno spazio di aggregazione polivalente dotato
di sale insonorizzate, laboratori teatrali, attrezzature, arredi e strumenti in
cui realizzare attività creative ed espressive. Inoltre proponiamo l'Istituzione del Consiglio Comunale dei Giovani finalizzata a una maggiore partecipazione alla vita democratica>>.
7) Livorno da anni sta scivolando in un lento e inarrestabile degrado sia culturale sia urbano. I suoi musei hanno cifre da prefisso telefonico, molti palazzi sono in stato d'abbandono e alcune manifestazioni culturali vengono organizzate con pressappochismo (Effetto Venezia). Il decoro urbano è sempre valorizzato, aiuole e prati lasciati a sé stessi e luoghi come Piazza del Luogo Pio sempre più cementificati. Cosa si potrebbe fare in proposito? Come si potrebbe invertire questa tendenza? Come pensa di comportarsi se divenisse Sindaco?
<<Rispondere in modo
sintetico è quasi impossibile, visto che la domanda in pratica abbraccia
l'intero programma di mandato, da realizzare in 5 anni. Qualche idea: stop alle
costruzioni in centro; apertura al traffico privato di piazza Cavour; turismo
integrato (culturale-artistico, crocieristico, religioso), programmazione di
eventi anche a favore dei livornesi di tutte le fasce d'età; sviluppo dell'idea
di riqualificazione del centro voluta dai commercianti, a costo zero per le
casse pubbliche; realizzazione di nuove aree verdi cittadine e riqualificazione
delle zone verdi esistenti; riorganizzazione dell’arredo urbano e
riqualificazione del lungomare>>.
8) Anche a livello turistico Livorno non sembra riuscire a ritagliarsi lo spazio che merita. Rispetto alle altre province della Toscana, Livorno riesce a portare avanti solo poche iniziative a livello turistico, salvo poi lasciarle all'incuria e senza una reale valorizzazione e promozione. Come mai non si riesce a organizzare un efficiente programmazione turistica? Per quale motivo Livorno sembra incapace di collaborare, in tal senso, non solo con le altre province della Toscana, ma anche con il territorio della Sua provincia litoranea?
<<Finora ognuno è andato
per conto suo, perché non ha trovato una sponda nell'amministrazione ed è stato
costretto a sviluppare la sua idea imprenditoriale o culturale in solitudine.
Il Comune non deve sostituirsi ai privati, ma deve far parlare i privati: le
sinergie non servono solo a risparmiare denaro, ma a fare massa critica per
attirare flussi di persone e di finanziamenti>>.
9) Come prevedeva Marshall McLuhan durante il Novecento, il mondo è divenuto un "villaggio globale", facilmente interconnesso e dove, con pochi mezzi e a basso costo, è possibile muoversi. In questo scenario essere visibili è fondamentale, avere un marchio, un brand di riconoscimento significa essere presenti quindi riconoscibili. Livorno, purtroppo, non ha un suo City-Branding (termine per identificare questo concetto). Lei come si comporterebbe in questo senso? Quali azioni metterebbe in atto affinché si realizzi il City-Branding labronico?
<<Il City Branding non si
costruisce a tavolino altrimenti è destinato al fallimento (vedi la triste
operazione di Renzi a Firenze): o si consolida nei decenni, come la Tour Eiffel
che è diventata il logo di Parigi; oppure è frutto del caso fortunato, come
"I love NY" di Milton Glaser (con il cuore rosso al posto del verbo
"amare" in inglese). A Livorno per vari motivi non si è verificata
nessuna di queste due circostanze, senza che questo significhi sminuire il
valore delle nostre ricchezze. Di sicuro la politica non si può sostituire agli
artisti, ma può realizzare qualcosa che renda la città appetibile da un punto di
vista turistico, imprenditoriale e così via. Tutto il mio programma è volto a
migliorare la qualità della vita a Livorno: sia al cittadino, che alla persona.
Quindi non parlerei di una misura specifica, ma inviterei a cercare il filo
conduttore nella mia proposta complessiva>>.
10) In 140 caratteri, cosa si sente dire ai giovani lettori di questo blog?
<<Ogni mia misura
rimetterà in azione la città e i primi a beneficiarne sono i giovani con cui
voglio confrontarmi per ridare loro entusiasmo>>.
11) Le chiediamo di spiegarci il significato del suo simbolo e del suo slogan, se è di sua invenzione o fattura oppure si è ispirata a qualche campagna politica nazionale o internazionale.
<< "Un nuovo grande
impegno per Livorno". (prima impegno come dirigente scolastico e
provveditore agli studi mettendomi al servizio degli altri; adesso
"nuovo" nella veste, ma con lo stesso scopo). Il mio simbolo è quello di Forza Italia, partito che mi appoggia>>.
Per contattare Elisa Amato Nicosia, i recapiti sono i seguenti:
- sito: www.elisaamatonicosia.it
L'intervista ha avuto tramite posta elettronica, con invio delle domande all'ufficio stampa del candidato e conseguente risposta a noi della redazione di Occhio Livorno. Mi scuso con i lettori e l'intervistata se alcuni frammenti d'intervista hanno caratteri differenti l'un dall'altro, ma il tempo ha mia disposizione è veramente poco, quindi ho cercato di redigerla al meglio, tralasciando dei dettagli di forma.
Giacomo Martelli
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